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martedì 21 dicembre 2010

Caccia al nome.

Cambio nome in vista per il partito di Berlusconi... cosa nascerà?


Silvio è sicuro.


Al PdL bisogna cambiare nome.


I motivi?

Almeno due (quelli dichiarati):

1) Possibile contenzioso di Fini (perché alla creazione del partito hanno depositato le firme entrambi i leaders);
2) Scarso appeal del nome presso la gente (beh, vuoi mettere con "Forza Italia"?!).


Il terzo? E' implicito, ma forse il più importante.

Berlusconi continua a perdere consensi.
La sua immagine perde colpi. E' un leader che appare in declino, anche fisicamente, il che significa che non può più "incarnare" la freschezza innovativa di un progetto vincente.

Ad oggi sta vivendo ancora di rendita, il che naturalmente non è poco, ma un esperto di 'immagine' e di 'media' come lui sa bene che questo, a breve, potrebbe non bastare più.

Ecco perché stiamo cominciando a sentir parlare anche Berlusconi stesso di "successione" (riflessione: cosa impensabile solo fino ad un anno fa).
Perché tra gli esperti del Cavaliere è allo studio la nuova operazione mediatica in grado di "svecchiare" il partito rilanciandolo.

Ecco allora il cambio di strategia: giovani in campo (Berlusconi l'ha dichiarato lui stesso), meglio ancora se donne (Nunzia De Girolamo, Laura Ravetto, Barbara Saltamartini, per fare dei nomi: non avete notato, ultimamente, l'intensificarsi delle loro presenza nei programmi televisivi?!).

Il nuovo nome (e un nuovo simbolo, si presume) sarà il coronamento del nuovo battage pubblicitario che ci aspetta nelle prossime elezioni.

A questo punto, non resta che dare fuoco alle polveri delle ipotesi.

Quale potrebbe essere il nuovo nome?

Ne azzardo uno, che è stato il titolo del convegno del PdL degli inizi di dicembre: Avanti, Italia!

Voi, invece, che nome prevedete?!

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