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mercoledì 8 settembre 2010

Cicchitto a Fini: incompatibile. La logica a senso unico.

Cicchitto all'attacco di Fini: è incompatibile.

Il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, durante la conferenza odierna dei capigruppo di Montecitorio, ha posto la questione della incompatibilità di Fini col ruolo di garante, affermando l'impossibilità di essere super partes da parte del Presidente della Camera .

In sostanza è come se avesse detto: Fini, avendo creato una nuova formazione politica, si è venuto a trovare in una situazione di conflitto di interessi che non gli consente di essere neutrale.

L'affermazione, politicamente, è senza dubbio balzana: Fini ha affermato a più riprese di restare nel centro-destra (sebbene con atteggiamento critico) e di volere che il governo continui la sua corsa. 
Ma se Fini non può ricoprire un ruolo da garante solo perché ha creato Futuro e Libertà (essendo stato defenestrato), si sta affermando allora che solo chi è del PdL può essere super partes e ricoprire pertanto cariche istituzionali? Mi aspetto di conseguenza che si chiedano le dimissioni di tutti i Ministri non del Pdl, leghisti compresi, in quanto non essendo del PdL potrebbero non essere super partes nell'agire in nome del Governo!
Come si vede,  insomma, l'affermazione, sotto il profilo logico, difetta e non poco.

E poi diciamocelo, in tutta onestà: oltre ad essere balzana logicamente, l'affermazione di Cicchitto fa addirittura sorridere, se si pensa all'annoso problema del colossale conflitto di interessi che riguarda la persona del Premier, Silvio Berlusconi, vera questione irrisolta della politica italiana!

Ma mi domando e dico: vogliamo recuperare un po' di coerenza, in ambito politico?

E permettetemi: là dove possibile, anche un po' di dignità personale.

Se ne sente tanto la mancanza, negli ultimi tempi.

No?


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2 commenti:

  1. Berlusconi contrariamente a quello che afferma falsamente la sinistra sul "conflitto di interessi", è invece il primo politico nella storia della Repubblica che ha "convergenze di interessi" a che l'Italia e la sua economia sia florida.

    Questo perché se l'economia dell'Italia va male vanno male anche le sue aziende, mentre se l'Italia va bene anche le sue aziende vanno bene, vendono e fatturano.

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  2. Caro Markus,
    quindi secondo te tutte le democrazie del mondo che si tutelano con rigorose leggi sul conflitto di interessi sarebbero in errore? Ti rammento che già i Romani avevano preso precauzioni in tal senso.
    Ai senatores era vietato di svolgere attività mercantili. Con la Lex Claudia del 218 venne proibito ai senatori di possedere navi da carico capaci di portare più di 300 anfore.
    Sciocchezze?
    Attento poi alle implicazioni logiche. Se possiedo immobili potrei fare leggi che favoriscono i proprietari a danno degli inquilini o dei senza tetto? Non ti pare?
    Max

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