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giovedì 7 aprile 2011

Napoli sta soffocando: dopo le promesse, i silenzi.



1900 a Napoli.

1200 a Pozzuoli.

700 a Quarto.

600 a Bacoli.

Per un totale di 4400

Tonnellate

Di rifiuti per le strade.

Questo è il bollettino di guerra aggiornato ad oggi a Napoli e dintorni, dove tra l'altro non si placano gli incendi appiccati nottetempo.

A tal proposito, l'assessore all'Igiene del Comune di Napoli, Paolo Giacomelli, ha dichiarato: "Sono molto preoccupato perché gli incendi determinano rischi per la salute dei cittadini a causa dell'immissione nell'aria di diossina".

Sapete qual è la cosa che mi manda in bestia? 

Questo assordante silenzio intorno a questo dramma.

Chi se ne sta occupando?

Quale progetto è stato messo in campo per risolvere questa nuova peste che ha invaso Napoli e la sua gente?

Quali investimenti si stanno compiendo per cambiare questo stato di cose?

Che fine hanno fatto tutte le infinite promesse di pronta risoluzione, di Berlusconi in particolare, ma anche di Gianni Letta, che il 29 dicembre disse "entro il 31 dicembre la città campana sarà sgomberata dalle tonnellate di spazzatura nelle strade"?

Sapete cosa vi dico? 
Bando alle concussioni, alle prostituzioni minorili, alle Ruby e alle Minetti: in un paese normale basterebbe "soltanto" questo per essere dichiarati indegni di governare.

E per far gridare a tutti, a gran voce e con quanto fiato si ha in gola: "Foera di ball".

Mentre aspettiamo questo risveglio civico, qualcuno vuole tornare a parlare del dramma napoletano, per cortesia?

O bisogna aspettare i primi tragici bollettini su quanti si ammaleranno, più o meno gravemente, per l'inquinamento ambientale?


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