Britain's defense minister Liam Fox |
Se mai qualcuno non avesse compreso la differenza tra il nostro sventurato paese e le altre democrazie capirà subito a volo tale differenza tramite il caso Liam Fox.
La resistenza del Ministro della Difesa britannico a rinunciare al suo prestigioso incarico, in seguito ad uno scandalo che lo aveva coinvolto, è durata una settimana. Un tempo ragionevole.
Poi con una lettera al Primo Ministro David Cameron ha annunciato le sue dimissioni con le seguenti parole:
“I mistakenly allowed the distinction between my personal interest and my government activities to become blurred.”
Attenzione alle parole:
“Io ho erroneamente permesso che la distinzione tra il miei interessi personali e l'azione di governo si offuscasse.”
In un paese civile non occorre aspettare tre gradi di giudizio perché un politico esca - se volete temporaneamente - di scena: basta un blur: una macchia, una sbavatura, un'ombra, sul suo operato.
Con buona pace di tutti i "sì, ma" di alcuni dei nostri equilibratissimi osservatori politici.
P.P.
Una curiosità: è stato il blogger italiano Filippo Sensi a mettere nei guai il ministro britannico.