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domenica 1 gennaio 2012

Avanti tutta!


Beh, insomma, il 2012 è arrivato.

Con alle spalle le dimissioni di Silvio Berlusconi e davanti agli occhi lo spread che danza sui grafici facendoci dannare, mi pareva giusto dirvi grazie.

Per un 2011 passato insieme in trincea, nella polvere e nel fango di una società in declino che sta faticosamente tentando di rialzare la testa.

Noi ci saremo anche quest'anno, perché quello che stiamo vivendo è un momento difficile.

L'Italia è in una sorta di dopoguerra: dalle macerie c'è bisogno di ricostruire.

E badate: non tutti sembrano esserne consapevoli.

Anche per questo la parte sana della società civile - quella che ha in sé le potenzialità per dare vita ad un paese diverso, un paese mille volte migliore di quello che è diventato - deve essere vigile, oggi più di ieri; deve stare all'erta; non perdersi alcuna battuta; scandire i tempi della ricostruzione.

Per questo saremo qui: per dare voce alle nostre coscienze e ai nostri propositi e dimostrare, nel nostro piccolo, che il sonno della ragione è ormai finito.

Buon 2012 a tutti noi, dunque...

... sperando che i Maya abbiano preso una grande cantonata, naturalmente!