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venerdì 6 gennaio 2012

Lui, lei, il video e l'Angelino desaparecido.

Giuseppe Riggi [Foto da Repubblica.it]
Lui è Giuseppe Riggi, il calzolaio varesino che aveva fatto parlare di sé per aver affisso fuori dal suo negozio questo cartello:

[Cliccare per ingrandire]

L'idea - guarda caso - era stata rilanciata qualche giorno fa addirittura da Beppe Grillo, che ha realizzato un cartello simile da scaricare e affiggere in tutta Italia.

Lei invece è Lara Comi, classe 83, europarlamentare del PdL.

Lara Comi
La Miss che in occasione del Ruby-gate, ebbe a dichiarare: “Le accuse al Premier? Un grande caso mediatico”.
E ancora, in un'intervista del marzo scorso: “Non credo che il presidente abbia pagato nessuno. Ma colpevolizzo più le donne, che ci sono andate per libera scelta”, per poi aggiungere invece - molto coerentemente - su Berlusconi: “Ognuno è libero di comportarsi come crede, nella vita privata”.
Per lanciare infine a settembre scorso, su Oggi, il suo grido di dolore “io sono diversa dalle altre” e dichiarare: “i giovani del Pdl sono stanchi di metodi di reclutamento non meritocratici. A novembre e dicembre faremo dei congressi che imprimeranno al partito una fase nuova” (a cosa avrà alluso mai?! Chissà...).

Il video invece è quello girato da TeleLombardia, che ha organizzato un blitz della Comi nel negozio depoliticizzato.
Questo video:



Sinceramente mi sfugge quale sia il senso della Candid-Camera organizzata da TeleLombardia in combutta con l'eurodeputata.

Visti i riferimenti agli evasori fatti dalla Comi, parrebbe quasi un'operazione di marketing postCortina.

Per la serie: “il PdL è cosa buona; il PdL è giovane e carino; il PdL combatte l'evasione; non siate nemici del PdL...”, e via discorrendo.

Un vero peccato che i vertici del partito si siano chiaramenti espressi al riguardo (o magari è proprio per questo?):
Coloro che sovrintendono alla lotta all’evasione fiscale e in primo luogo il dottor Attilio Befera (il direttore dell’Agenzia delle Entrate ndr) devono avere la consapevolezza che operazioni come quelle fatte a Cortina, con controlli a tappeto in tutta un’area solo perché presumibilmente popolata in queste vacanze da ricchi, sono del tutto inaccettabili e chiaramente ispirate ad una confezione ideologica del controllo fiscale” (F. Cicchitto) 
L'unico a tacere, in tutto ciò?

Il desaparecido.

La prima carica del Pdl; il segretario del partito; colui che dovrebbe dare la linea politica, indicare la retta via: Angelino Alfano

Al momento in cui scrivo, sia il suo sito che la sua pagina Facebook sono fermi - indovinate un po' - proprio al 31 dicembre, giorno dell'ispezione incriminata.

Che sia finito nella retata di Cortina?!