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giovedì 22 dicembre 2011

... tessssooorooo!


... Ed un altro regalo di Natale se l'è fatto ieri la regione Emilia Romagna.

Nello stesso giorno in cui la Giunta per le elezioni del Senato smentiva in un colpo solo la Corte Costituzionale e la Giunta della Camera dicendo sì al doppio incarico senatore-sindaco, i cugini consiglieri regionali dell'Emilia Romagna dicevano no alle seguenti proposte avanzate dal Movimento 5 stelle (rullo di tamburi):
  1. prelievo di solidarietà del 25% sui vitalizi regionali (... olé);
  2. innalzamento dell'età minima pensionabile da 60 a 67 anni (... olé);
  3. divieto di cumulo tra vitalizi, regionali, nazionali, internazionali (... olè);
  4. sospensione del vitalizio per chi ha un incarico pubblico con retribuzione di importo  equivalente o superiore al vitalizio stesso (... olé).
Niente di fatto dunque.

I voti? 37 no, 4 sì, due astenuti.

E non finisce qui.

Sempre ieri (giornata memorabile a quanto pare).
Altra regione, stessa solfa: il Lazio governato da Renata Polverini.

In Commissione bilancio, dopo aver promesso nei mesi scorsi che avrebbero innalzato a 60 anni l'età minima per percepire il vitalizio, non solo hanno deciso ieri sera di lasciare tutto com'è (il vitalizio scatterà all'età di 50 anni), ma  hanno votato a favore del vitalizio per 14 assessori esterni, cioè non eletti da alcuno.

In risposta alle proteste della minoranza, Francesco Storace (La Destra) ha sapientemente dichiarato: "Perché non andate a dire la stessa cosa nelle regioni governate dalla sinistra?".

E certo! È proprio quello il problema, caro Storace.

Mah. C'è poco da fare, temo.

Proprio non gliela fanno.

E tuttavia non riesco a non chiedermi: possibile sia così difficile capire che se non usciamo da quest'ottica corporativa, familistica, clientelare, avremo vita breve, come società e come paese?

Se neppure la probabile recessione e lo spettro del default riescono a far realizzare che siamo ad un punto di non-ritorno, che si sta definitivamente chiudendo un'epoca e che se non invertiamo la rotta il nostro destino sarà ineluttabilmente segnato, cosa deve ancora accadere?

Non so perché, ma pensando a questo momento storico e agli atteggiamenti scomposti ed irresponsabili di larga parte dei politici nostrani, oggi mi è venuta alla mente la fine di Gollum, inghiottito da un mare di lava  col suo "tesoro" - quasi una punizione divina - nel Signore degli Anelli. 
Avete presente?


Che vi devo dire. 

Spero tanto di sbagliarmi.

Ma quell'incandescente bruciorino che comincio ad avvertire sotto i piedi non mi pare propriamente di buon auspicio...