Benvenuti nella città invisibile, ma non silente!

La città invisibile è una contraddizione in termini. Se una città esiste, con le sue case, le strade, i lampioni, gli abitanti, come può essere invisibile?! La città invisibile però c’è: è dentro ognuno di noi. Le fondamenta delle sue case sono quello che abbiamo costruito fino ad oggi, le nostre esperienze passate, gli avvenimenti della nostra vita. I mattoni delle case sono i nostri sogni, le aspettative, le speranze, tutto ciò che vorremmo fosse, domani, presto o tardi che sia. Le vie della città invisibile sono i nostri pensieri, che si ramificano innervandosi e collegano case, ponti, quartieri, costituendo una fitta rete di scambi e connessioni. La città invisibile è lo spazio vivo in cui ognuno si sente quello che è, ed è libero di esprimersi, di sognare, di dire “no”, persino di creare mondi diversi, realtà parallele: con la speranza che quel tesoro invisibile custodito dentro ognuno di noi possa rappresentare la fiaccola del cambiamento e si riesca a passarne, tutti insieme, il testimone. La via per riuscirci, a mio parere, è quella indicata da Italo Calvino: “cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare e dargli spazio".

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giovedì 22 dicembre 2011

Buon Natale, senatori sindaci. Firmato: Pdl e Lega.

Altra giornata di indegna follia per la politica nostrana.

La Corte Costituzionale, il 17 ottobre scorso, con la storica sentenza n° 277, aveva sancito l'incompatibilità tra l'incarico di parlamentare e quello di Sindaco di un comune sopra i 20000 abitanti.

Ebbene ieri la Giunta per le elezioni di Palazzo Madama, sconfessando la decisione della Corte Costituzionale, si è pronunciata contro l'incompatibilità del doppio incarico, con particolare riferimento ai casi del Sindaco di Molfetta Antonio Azzollini e di quello di Afragola Vincenzo Nespoli, ovviamente in quota Popolo delle Libertà.

A votare contro la Corte e a favore dei due senatori pupilli, manco a dirlo, Pdl e Lega (Pd e Idv sono usciti dall'aula per protesta).

Azzollini e Nespoli ringraziano.

Questa, sia ben chiaro, è la coerenza dagli uomini di Berlusconi e di Bossi.

La Lega di fatto conduce ormai un doppio gioco palese e quanto mai avvilente, recitando da un lato il ruolo dell'opposizione dura e pura pro popolo (padano) e dall'altro rinverdendo i fasti governativi delle decisioni pro casta se ci sono in ballo poltrone o favori per sé o per gli alleati di ieri e di domani.

La ciliegina sulla torta sapete qual è?

Che proprio in virtù della decisione della Corte Costituzionale, la Camera invece si era già espressa contro il doppio incarico in questione, giusto una settimana fa, il 14 dicembre scorso.

Morale? Al momento si può essere sindaco e senatore allo stesso tempo, ma non sindaco e deputato.

Così, tanto per strapparci un sorriso sotto le feste.


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