[Dal Prof. Woland per la Città Invisibile]
Oggi voglio parlarvi di un concorso di bellezza.
Mi riferisco al cosiddetto beauty contest.
Con questo termine* si indica una particolare procedura che è una via di mezzo tra l'asta e la licitazione privata.
La prima ha come scopo, tout court, quello di vendere al miglior offerente; la seconda è una particolare tipologia di asta alla quale possono partecipare solo i soggetti invitati.
Facciamo solo un esempio per il secondo caso, essendo sicuramente il primo piuttosto diffuso.
Un Comune vuole affidare il servizio di refezione scolastica: emana un bando - nel quale specifica eventuali requisiti richiesti per partecipare alla licitazione - e poi sceglie, tra coloro che hanno fatto domanda, i soggetti da invitare alla gara.
Nel beauty contest sono egualmente richieste determinate caratteristiche sia dell'offerente che dell'offerta, ma - a differenza della licitazione privata - esso è aperto a tutti coloro che rispondono al bando.
Ebbene, quest'ultima procedura è di particolare interesse, perché è stata applicata in modo massiccio nel mercato delle telecomunicazioni.
Ed eccoci arrivati al punto.
Secondo quanto stabilito dall'Autorità delle Comunicazioni (Agcom) le frequenze digitali terrestri disponibili - dopo lo switch off da analogico terrestre a digitale terrestre - saranno attribuite con il cosiddetto concorso di bellezza, con un sistema cioè non competitivo che in sostanza regalerebbe a Rai e Mediaset (i concorrenti più belli e più ricchi) le più importanti frequenze.
È stato
calcolato che con un'
asta pubblica lo Stato potrebbe invece incassare
16 miliardi di euro (pensateci:
metà della manovra lacrime e sangue appena approvata) e contribuire alla realizzazione di una libera, plurale concorrenza dell’informazione**.
Caro Presidente Monti, lei che è stato
Commissario Europeo dell'Antitrust, crede di poter interrompere - di concerto col suo Ministro dello Sviluppo Economico e delle Comunicazioni - questo deleterio
concorso di bellezza e ricorrere ad un'
asta pubblica prendendo, come si suol dire,
due piccioni con una fava?
Per usare le
parole dell'
On. Michele Meta - capogruppo del Pd in commissione Trasporti e Telecomunicazioni alla Camera - la cifra in ballo è:
“Un bel 'gruzzoletto', che non possiamo permetterci di lasciare indisturbato - come ha pensato di fare il precedente governo Berlusconi per non scalfire troppo il duopolio Rai-Mediaset - se parliamo di rigore e di equità verso tutti i soggetti pubblici, privati e imprenditoriali”.
In caso contrario, potrebbe spiegare a noi ingenui cittadini perché l'Italia non può adottare una misura del genere?
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* Il termine beauty contest fu introdotto in economia da John Maynard Keynes, nella sua celeberrima opera, Teoria generale dell'occupazione, dell'interesse e della moneta (capitolo 12). ** Per chi chi fosse interessato ad approfondire, in generale, l'argomento relativo alle riforme della proprietà pubblica segnalo Invertire la rotta di U. Mattei, E. Reviglio (Il Mulino, 2007).

A proposito di equità 3.
nuovaitaliademocratica 0p · 695 settimane fa
http://www.petizionepubblica.it/PeticaoVer.aspx?p...
patrizia · 695 settimane fa
Prof_Woland 59p · 695 settimane fa
concordo e soffro. Posso solo dire che in 18 giorni non era molto facile agire in una situazione di emergenza. Qualcuno ha detto che Monti è salito su un treno in corsa mentre stava per deragliare. No, non era facile. Spero che questo governo possa andare avanti per un altro anno. Sono sicuro che, superata la crisi, correggerà il tiro. Spero anche che la riforma Monti sulle liquidazioni sia già operante e che Guarguaglini paghi sui 5 milioni l'aliquota marginale e non quella media. Se così sarà dovrà lasciare quasi la meta della somma.
Ammetto però che 2,5 milioni invece che la gogna lasciano l'amaro in bocca a noi poveri comuni mortali.
annamaria ferraro · 694 settimane fa
Prof_Woland 59p · 694 settimane fa
purtroppo non è possibile né fermar il mondo né scendere in corsa. Non resta che continuare nel nostro impegno sperando di potere contribuire a costruire un futuro migliore.
Grazie e a presto.