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sabato 2 aprile 2011

Fascismo? Nostalgia canaglia. Giù le mani da quel comma.

Un'immagine della strage di Piazza Fontana.

Ma secondo voi, quale motivo potrebbero avere dei parlamentari per abrogare la seguente disposizione della Costituzione?
È vietata la riorganizzazione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista.

No, perché così, ad occhio, non ne vedo proprio molti, di motivi.

Anzi direi che ne vedo uno soltanto, e nient'affatto rassicurante.

E ne vedevo uno solo ben prima di andarmi a spulciare - per non giudicarmi malpensante da solo - a chi si doveva questa lodevolissima iniziativa parlamentare, presentata al Senato lo scorso martedì 29 marzo.

L'intento mi pareva chiarissimo, insomma, già prima di scoprire che il primo firmatario dell'iniziativa, il Senatore Cristiano De Eccher, del Popolo della Libertà, ha un passato non propriamente cristallino.
Un passato che addirittura, in un certo punto, si incrocia con la strage di Piazza Fontana.

Sì, perché secondo alcune indagini, potrebbe essere stato proprio il Senatore De Eccher a custodire il timer che servì a far detonare, nel '69, la bomba che uccise 17 persone a Milano, in Piazza Fontana.

Viene quasi da dar ragione ad Andreotti quando diceva grosso modo: "A pensar male si fa peccato. Ma spesso ci si azzecca."

Datemi del debole di stomaco, ma a me, certi segnali di questo momento storico da basso impero, continuano ad inquietare non poco.

Non abbassiamo la guardia, please.

[P.P. (Post Post) Ci sono anche altri firmatari, naturalmente. Ed uno, che si sappia, è di Futuro e Libertà. Come a dire che l'indegnità è trasversale. E che della parola Libertà nei nomi dei partiti è forse il caso, quantomeno, di cominciare a dubitare...]

Aggiornamento del 5 aprile.

Dopo giorni di inspiegabile silenzio, i politici si sono finalmente accorti dell'aberrante proposta.

Il Presidente Schifani - bontà sua - si è detto "sorpreso ed esterrefatto" per l'accaduto e ha auspicato che i promotori dell'iniziativa tornino sui loro passi.

Il Senatore Digilio, di Futuro e Libertà, ha ritirato la sua firma dopo un colloquio con Italo Bocchino.

Alla reazione indignata del PD, ha risposto invece il Ministro Rotondi, con queste sagaci parole: "Non c'è nessuna volontà né del governo né del Pdl di promuovere l'abolizione del reato di apologia del fascismo".

Ben detto. Nessuna volontà del Pdl. Solo quella di quattro senatori.

Insomma: non facciamo di tutto il Pdl un fascio, no?!



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