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domenica 8 maggio 2011

Berlusconi e la prostituzione dei valori.

Eccovi un passaggio "fuor di scaletta" (sono parole sue!) del discorso che Silvio Berlusconi ha tenuto ieri, al Palasharp di Milano, davanti ai suoi sostenitori.




Dunque in 100 piazze (a Milano o in Lombardia? Boh...) il PDL festeggerà oggi la festa della mamma.
"Io invidio con tutto il cuore coloro che la mamma ce l'hanno" - ha detto Berlusconi; - "ma la mamma in fondo ce l'ho anch'io, perché sono sicuro che la mia mamma dall'alto mi guarda e mi protegge".
Oplà.

La sfera personale del Sire di Arcore si sovrappone nuovamente con quella pubblica.

Il confine tra le due non esiste più da tempo.

Qual è la differenza, oggi, tra Silvio Berlusconi uomo e Silvio Berlusconi politico?

Tra Berlusconi Presidente del Milan (e prima ancora tifoso) e Berlusconi candidato, per sua stessa ammissione bisognoso dei voti dei milanisti?

Tra Silvio che ricorda la sua mamma e Berlusconi a caccia dei voti delle mamme e di chi vuole loro bene?!

Prestiamo attenzione a queste sfumature, perché "il diavolo si nasconde nei dettagli".

Nessun lavoratore è stato festeggiato da Berlusconi e dal PDL, in 100 piazze d'Italia, il 1° maggio scorso.

Nessuna Italia libera è stata festeggiata da Berlusconi e dal PDL, in 100 piazze d'Italia, il 25 aprile scorso.

Nessun padre è stato festeggiato da Berlusconi e dal PDL, in 100 piazze d'Italia, il 19 marzo scorso.

Nessuna donna è stata festeggiata da Berlusconi e dal PDL, in 100 piazze d'Italia, l'8 marzo scorso.

Non so cosa ne sarà dell'accusa a Silvio Berlusconi di prostituzione minorile.

Ma so che la sentenza per l'indegna prostituzione dei valori, perpetrata puntualmente ad esclusivo vantaggio dell'agognato tornaconto elettorale, viene emessa quotidianamente da chiunque abbia gli occhi per vedere e l'intelletto per giudicare.

Ed è, senza se e senza ma, senza appelli e senza possibilità di prescrizione, una nettissima condanna.

Definitiva.


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