"Ogni colpa risale all'infausta idea della laicità. Se al contrario, oggi la omosessualità fosse sanzionata e se si fosse abbandonata la idea della laicità, quei manifesti osceni sarebbero un reato. In ogni caso, va considerata la oggettiva sporcizia morale della omosessualità, un vizio perverso, un cancro che corrode i nostri tempi e le nostre città ... arrivando persino a far passare per vittime omosessuali e lesbiche che si beccano qualche insulto".
Sono parole di Bruno Volpe, direttore del blog "cattolico non secolarizzato" Pontifex (quello, per intenderci, da cui è partita la denuncia nei confronti di Nanni Moretti per il film Habemus Papam), riguardo alla vicenda del manifesto Ikea di cui ho scritto ieri (due omosessuali che si tengono per mano, associati alla parola "famiglia"), contro il quale si era scagliato in questi giorni il Sottosegretario alla Famiglia Giovanardi.
Suvvia, perché non lo dite chiaramente?
Gridatelo forte, al mondo intero, il sogno che custodite nel cuore.
Anzi, giacché ultimamente va di moda,chiedete anche voi una bella modifica costituzionale all'art. 1, che potrebbe recitare:
"L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti dettati dalla Santa Inquisizione".
Almeno la finiamo di girarci intorno e giochiamo a carte scoperte.
No?
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