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Il manifesto pubblicitario dell'Ikea. |
Come osservato da
Giornalettismo, la questione era già stata ignobilmente sollevata dal
Giornale, l'11 marzo scorso, con
un articolo dal titolo eloquente:
Ed ecco che sotto Pasqua si sveglia anche il Sottosegretario alla Famiglia, Carlo Giovanardi, secondo il quale Ikea è colpevole di essere andata contro la Costituzione per quel manifesto che parla di una coppia di omosessuali come di una 'famiglia'.
«Contrasta a gamba tesa contro la nostra Costituzione, offensivo, di cattivo gusto. L'Ikea è libera di rivolgersi a chi vuole e di rivolgere i propri messaggi a chi ritiene opportuno. Ma quel termine "Famiglie" è in aperto contrasto con la nostra legge fondamentale che dice che la famiglia è una società naturale fondata sul matrimonio, in polemica contro la famiglia tradizionale, datata e retrograda» (qui l'audio, dal minuto 2:25).
Il riferimento è all'art. 29 della Costituzione, che recita appunto: "La Repubblica riconosce i diritti della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio".
Non è il caso di addentrarsi nella querelle costituzionale.
Il fatto è che Giovanardi può anche sentirsi autorizzato a dissertare sul concetto giuridico del termine "famiglia"...
Ma nel momento in cui chiosa "offensivo, di cattivo gusto" è lui stesso lontano anni luce da quell'art. 3 della Costituzione - da lui difesa a spada tratta - che recita:
"Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali."
Mettiamola così.
Il Presidente del Consiglio,
Silvio Berlusconi, ha espresso telefonicamente
tutta la sua solidarietà al responsabile dei manifesti "
Via le Br dalle Procure", quel Roberto
Lassini, candidato consigliere a Milano per il Pdl, che
la Moratti prima e
i vertici del partito poi hanno voluto si dimettesse (con la contrarietà del Giornale - che ha lanciato
la campagna "
Io voto Moratti e Lassini" - e delle frange d'assalto del Pdl capitanate dalla
Santanchè).
Ebbene, noi della Città Invisibile, dal canto nostro, esprimiamo tutta la nostra solidarietà ad Ikea, certi che a prescindere da pelosi e strumentali distinguo sulle terminologie giuridiche, il concetto di 'famiglia', così come quello di amore, di affetto, di patria, di casa, vada ben al di là del sesso e della religione.
Quale solidarietà sia più vicina al concetto di responsabilità istituzionale e di rispetto per la società civile che rappresentiamo, lasciamo a voi giudicare.
Nel frattempo, a tutte le famiglie vanno i nostri migliori auguri di Buona Pasqua.
E con 'tutte', intendiamo
davvero tutte.
Aggiornamento del 26 aprile:
Dichiarazioni shock sugli omosessuali dal blog
Pontifex, che dà ragione a Giovanardi e lancia
l'ennesima crociati anti-gay.
Qui il mio post al riguardo.
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Manifesti sì, manifesti no: la caccia alle streghe del Partito dell'Amore.