Benvenuti nella città invisibile, ma non silente!

La città invisibile è una contraddizione in termini. Se una città esiste, con le sue case, le strade, i lampioni, gli abitanti, come può essere invisibile?! La città invisibile però c’è: è dentro ognuno di noi. Le fondamenta delle sue case sono quello che abbiamo costruito fino ad oggi, le nostre esperienze passate, gli avvenimenti della nostra vita. I mattoni delle case sono i nostri sogni, le aspettative, le speranze, tutto ciò che vorremmo fosse, domani, presto o tardi che sia. Le vie della città invisibile sono i nostri pensieri, che si ramificano innervandosi e collegano case, ponti, quartieri, costituendo una fitta rete di scambi e connessioni. La città invisibile è lo spazio vivo in cui ognuno si sente quello che è, ed è libero di esprimersi, di sognare, di dire “no”, persino di creare mondi diversi, realtà parallele: con la speranza che quel tesoro invisibile custodito dentro ognuno di noi possa rappresentare la fiaccola del cambiamento e si riesca a passarne, tutti insieme, il testimone. La via per riuscirci, a mio parere, è quella indicata da Italo Calvino: “cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare e dargli spazio".

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lunedì 11 aprile 2011

Silvio, chiudi un occhio dai: so' ragazzi!

Berlusconi sembra proprio dire: "ma come si fa?!"

Mi sa che qualcuno si sta facendo delle matte risate. Non senza un qualche rammarico, si capisce.

No dico, ma avete capito? L'hanno arrestato.

Non dico accusato, indagato o che so io: arrestato proprio. Manette e via.

Prostituzione minorile e millantato credito.

Che figuraccia.

E dire che era uno potente.

Si è fregato con le sue stesse mani.
Perché diciamocelo: un giro di escort, al giorno d'oggi, non si nega nessuno.
E' vero, sulle minorenni c'è ancora qualche pruderie e qualche moralismo di troppo, ma ci stanno lavorando sù...
Semmai è quella fastidiosa legge che rompe un po' "i maroni", ma si farà presto qualcosa anche per quello, tranquilli.

Insomma in un modo o nell'altro, era tutto più o meno concepibile, tutto nei canoni...

Ma quel "millantato credito", e che diamine: proprio no!

E', come dire, da "braccino corto".

Da seduttore inelegante.

Da dilettante, insomma, per dirsela tutta.

Cosa prometti se poi non mantieni?

Almeno un posticino part-time, un colloquio di lavoro importante. Un'utilitaria e qualche gioiello, come minimo.

Niente.

Poi dice che ti denunciano. E grazie.

Certo, una cosa è essere prefetto di Napoli, un'altra Presidente del Consiglio e uno degli uomini più ricchi del globo. Le possibilità sono diverse, senza dubbio.
E tuttavia, il buon Carlo Ferrigno, poteva stare un po' più attento, no? 
E magari farsi anche un po' più scaltro...

Cosa gli costava, ad esempio, dire che ha pagato la minorenne frequentata perché non si prostituisse?

E magari, perché no, che era la cuginetta del presidente siriano Bashar al-Assad... 
Con un po' di fortuna, dopo Ben Alì e Mubarak, ora cade anche lui, e chi si è visto si è visto...

Silvio, lo so, ti viene da ridere di fronte a tanta ingenuità.

Porta pazienza, dai.

Come dicono a Roma: so' ragazzi...

P.P. (Post Post) L'unica cosa un po' da naso, a pensarci bene, è che l'ex prefetto potrebbe essere uno dei testimoni dell'accusa nel processo Ruby (per via di amicizie significative: tale Maria Makdoum, animatrice dei festini di Arcore e, lei sì, teste chiave dell'accusa).
Che ci sia da preoccuparsi?


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