Benvenuti nella città invisibile, ma non silente!

La città invisibile è una contraddizione in termini. Se una città esiste, con le sue case, le strade, i lampioni, gli abitanti, come può essere invisibile?! La città invisibile però c’è: è dentro ognuno di noi. Le fondamenta delle sue case sono quello che abbiamo costruito fino ad oggi, le nostre esperienze passate, gli avvenimenti della nostra vita. I mattoni delle case sono i nostri sogni, le aspettative, le speranze, tutto ciò che vorremmo fosse, domani, presto o tardi che sia. Le vie della città invisibile sono i nostri pensieri, che si ramificano innervandosi e collegano case, ponti, quartieri, costituendo una fitta rete di scambi e connessioni. La città invisibile è lo spazio vivo in cui ognuno si sente quello che è, ed è libero di esprimersi, di sognare, di dire “no”, persino di creare mondi diversi, realtà parallele: con la speranza che quel tesoro invisibile custodito dentro ognuno di noi possa rappresentare la fiaccola del cambiamento e si riesca a passarne, tutti insieme, il testimone. La via per riuscirci, a mio parere, è quella indicata da Italo Calvino: “cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare e dargli spazio".

La Città Invisibile si è trasferita su l'Espresso. Clicca sull'immagine per raggiungere il blog.

La Città Invisibile si è trasferita su l'Espresso. Clicca sull'immagine per raggiungere il blog.
Link per iscriversi ai feed: http://feeds.feedburner.com/repubblica/KUea

sabato 30 aprile 2011

Conte e Gambino reintegrati: la condanna logora chi non ce l'ha.




Pensateci un attimo: ci martellano da mesi con la colossale panzana che il processo breve (o meglio la prescrizione anticipata) è la svolta epocale della giustizia italiana...

... E nel frattempo accadono cose come queste.

Alberico Gambino: peculato.
Roberto Conte: concorso esterno in associazione camorristica.

Finita la sospensione dal Consiglio Regionale campano prevista dalla legge in seguito alle rispettive condanne (ancora non definitive),  i due consiglieri sono stati reintegrati con decreto firmato dal Presidente del Consiglio.

Il tutto alla vigilia delle elezioni comunali di Napoli (dove il clima, purtroppo, sta diventando fin troppo incandescente).

Sarà un caso che la lista del candidato sindaco Lettieri del PdL è stata al centro di aspre polemiche per la presenza nelle sue liste di uomini molto vicini a Roberto Conte?

In ogni caso, si badi bene, durante la sospensione il buon Gambino e il buon Conte hanno potuto tranquillamente ricandidarsi e sono stati entrambi (ri)eletti per il centrodestra.

La domanda è: a cosa servono i 18 mesi di sospensione previsti dalla legge a seguito di una condanna, se nel frattempo ci si può far rieleggere per tornare in sella appena scontato il temporaneo purgatorio?!

Non vi pare che una riforma della giustizia davvero epocale, nel nostro paese, dovrebbe prevedere l'impossibilità di candidarsi per chiunque abbia riportato una condanna (anche se non definitiva)?

Che ci spieghino: per quale motivo dovremmo votare per una persona già condannata?

Per scoprire, magari dopo anni di (mal)governo, che era un delinquente?

Altro che processo breve!

Immagino già l'obiezione dei benpensanti pseudo-garantisti.

"Allora le liste elettorali le devono decidere i magistrati"?

Mettiamola così: tra i magistrati e il clan dei Misso, io un'idea su chi scegliere ce l'avrei.

Se voi la pensate diversamente, assumetevi la responsabilità delle vostre scelte.

Confidiamo che, presto o tardi, i nodi verranno al pettine.

Mentre molti napoletani, sommersi dai rifiuti, hanno cominciato a dire: "Le nostre strade? Lo specchio delle liste elettorali"...


Condividi


Share/Bookmark

Se ti è piaciuto l'articolo, puoi iscriverti ai post per tenerti sempre aggiornato sui nuovi contenuti del blog!

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...