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Belpietro e Feltri: licenza di uccidere. |
Il Presidente Napolitano fa ombra a Berlusconi?
Il Capo dello Stato bacchetta spesso e volentieri il Governo?
Ci pensa il duo delle meraviglie: i moschettieri dell'infilzata gratuita, Feltri e Belpietro.
La macchinina (giocattolo, in questo caso) del fango colpisce come può.
L'importante, naturalmente, è farlo mentendo.
E' così che Libero ha regalato oggi ai suoi lettori
un pezzo dal titolo eloquente: "
Il Colle scopre il problema immigrati" e sopra l'occhiello "
Ripensamenti tardivi".
Tesi: il Presidente Napolitano aveva sottovalutato il problema immigrati.
Dimostrazione:
«Bisognare stare uniti». Questo l'appello lanciato ieri dal presidente Giorgio Napolitano, che sulle politiche per l'immigrazione, a differenza di quello che aveva detto a fine febbraio in Germania, dove aveva invitati tutti «a non cedere ad allarmismi e vittimismo», ha auspicato «scelte più coese» a livello europeo.
La proposizione, come si vede, difetta di logica già di suo, senza grandi approfondimenti, visto e considerato che non si capisce come auspicare scelte più coese a livello europeo costituisca un'inversione di rotta rispetto all'invito ad evitare allarmismi.
Ma andiamo invece ad approfondire, cercando di capire il contesto delle affermazioni del Presidente Napolitano.
Ecco il lancio dell'
Ansa del 25 febbraio:
(ANSA) - BERLINO - Sull'emergenza immigrazione dovuta alla crisi nel Maghreb ''bisogna non cedere a vittimismi e allarmismi'': lo dice il presidente della Repubblica, Napolitano, ribadendo ''l'esigenza di una forte solidarietà per far fronte a questa emergenza". Il capo dello Stato auspica che quanto accade sia una scossa per l'Ue: ''L'importante e' che dall'Ue arrivi un forte messaggio politico di disponibilità a cooperare per lo sviluppo dell'area del Mediterraneo ed in tema di immigrazione''.
Come si vede, le parole del Presidente sono accostate a concetti quali "emergenza" e "cooperazione della Ue", esattamente come nelle dichiarazioni di oggi.
Nessuna inversione di rotta, dunque.
Cosa c'era, tuttavia, dietro al richiamo del Presidente di non cedere a vittimismi e allarmismi?
Basta ripescare la prima pagina della Padania relativa proprio al 25 febbraio scorso, giorno delle dichiarazioni di Napolitano "incriminate".
Eccola qua:
Come si vede chiaramente, il Ministro Maroni si era dunque lanciato, scompostamente, in un allarmismo parossistico quanto inutile, dando in pasto ai media preoccupazioni, appunto, "allarmanti" e per di più, in un momento molto delicato, anche pericolose, in quanto capaci di soffiare sul fuoco delle ansie dell'opinione pubblica.
Ed ecco, puntuale, il richiamo del Presidente Napolitano a mantenere la calma e la lucidità necessarie a fronteggiare al meglio l'emergenza.
Diciamolo senza mezzi termini: il pezzo di Libero è disinformazione allo stato puro.
Giornalismo approssimativo e fuorviante.
Oltre che un goffo, quanto indegno tentativo di
indebolire la figura del Capo dello Stato, l'unico
davvero autorevole in questi ultimi tempi di
totale inconsistenza del Capo del Governo Berlusconi.
E proprio qui sta il punto.
Il Presidente Napolitano sta evidentemente diventando scomodo e ingombrante. Troppo influente (specie sull'opinione pubblica).
E allora i media vicini al Premier si organizzano, per colpire, insinuare, indebolire.
Compiendo, come direbbe qualcuno, nient'altro che un uso criminoso dell'informazione a mezzo stampa.
Meditate, gente, meditate...
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Il Presidente Napolitano e il venticello della calunnia che spira da Libero.