Benvenuti nella città invisibile, ma non silente!

La città invisibile è una contraddizione in termini. Se una città esiste, con le sue case, le strade, i lampioni, gli abitanti, come può essere invisibile?! La città invisibile però c’è: è dentro ognuno di noi. Le fondamenta delle sue case sono quello che abbiamo costruito fino ad oggi, le nostre esperienze passate, gli avvenimenti della nostra vita. I mattoni delle case sono i nostri sogni, le aspettative, le speranze, tutto ciò che vorremmo fosse, domani, presto o tardi che sia. Le vie della città invisibile sono i nostri pensieri, che si ramificano innervandosi e collegano case, ponti, quartieri, costituendo una fitta rete di scambi e connessioni. La città invisibile è lo spazio vivo in cui ognuno si sente quello che è, ed è libero di esprimersi, di sognare, di dire “no”, persino di creare mondi diversi, realtà parallele: con la speranza che quel tesoro invisibile custodito dentro ognuno di noi possa rappresentare la fiaccola del cambiamento e si riesca a passarne, tutti insieme, il testimone. La via per riuscirci, a mio parere, è quella indicata da Italo Calvino: “cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare e dargli spazio".

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domenica 17 aprile 2011

Proposta (di legge) indecente: la critica storica affidata ai parlamentari.



 [Dal Prof. Woland per la Città Invisibile]

Dite la verità: se vi chiedessero quali siano i veri problemi dell’Italia, non sapreste da che parte cominciare. Confesso che sarebbe difficile anche per me. 
Ma c’è chi non ha avuto nessun’esitazione nell’inviduarne uno di assoluta gravità: “in Italia negli ultimi cinquant’anni lo studio della storia è stato spesso sostituito da un puro e semplice tentativo di indottrinamento ideologico” e per capirlo “basta sfogliare la maggior parte dei libri di testo che oggi troviamo nelle scuole, sui banchi dei nostri figli”.
Parola dell’onorevole Gabriella Carlucci
Lo so: qualche sprovveduto avrà senz’altro pensato che erano certi 'cattivi esempi' (corruzione, concussione, evasione, frode fiscale, prostituzione...) a mettere in pericolo le virtù dei nostri giovani. La “gravità del problema” dei manuali scolastici infarciti di ideologia bolscevica vi era sfuggita, eh?! E dire che a quanto pare basta solo “sfogliarli”, quei libri.
Comunque niente paura: a risolverlo ci ha pensato lei, l’Onorevole Carlucci, che il 18 febbraio scorso ha presentato una proposta di legge nel cui preambolo - dal quale sono tratti i corsivi precedenti - denuncia con il dovuto pathos il dramma in cui viviamo, citando degli esempi davvero scioccanti.

Al riguardo, lo sapevate voi che in un testo di storia della Zanichelli - di quelli che poi vanno in mano ai nostri figli! - Palmiro Togliatti è descritto come (udite, udite!) «un uomo politico intelligente, duttile e capace di ampie visioni generali»!?? Ed Enrico Berlinguer come «un uomo di profonda onestà morale ed intellettuale, misurato e alieno alla retorica»?! E Alcide De Gasperi «uno statista formatosi nel clima della tradizione politica cattolica»?

Che scandalo devastante, non trovate?!

E non è finita, perché la Carlucci denuncia un’altro esempio raccapricciante: un testo - addirittura Mondadori - sostiene (reggevi forte!) che Oscar Luigi Scalfaro «si è segnalato per il rigore morale e la valorizzazione delle istituzioni parlamentari».
Non riporto altri esempi per non turbarvi troppo (chi vuole può leggere direttamente le accorate parole della Carlucci).
Ma un’osservazione voglio farla: tutti gli esempi riguardano l’indottrinamento di matrice comunista il che implica che o i manuali sono scritti solo da intellettuali di sinistra o gli intellettuali di destra sono tutti imparziali.

A questo punto vi chiederete: quale sarà mai la terapia suggerita dalla Carlucci? Presto detto: l’Istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta sull’imparzialità dei libri di testo scolastici

Il ridicolo non ha fine. Ve la immaginate una Commissione che stabilisca in modo oggettivo le verità storiche?
Provate a pensarla al lavoro, questa Commissione, composta - lo recita l’articolo l’articolo 3 - da venti senatori e venti deputati nominati rispettivamente dal Presidente del Senato e dal Presidente della Camera.

Se la legge viene approvata possiamo stare tutti tranquilli: saranno la presentatrice televisiva Gabriella Carlucci, l’odontotecnico Marco Rondini, Maurizio Gasparri (maturità classica!), a decidere se Bruto fu un tirannicida o un liberticida, se Ghandi fu un apostolo della pace o un inetto, a rispondere alla domanda di Manzoni su Napoleone (ai posteri l’ardua sentenza), a dirci se Garibaldi era un eroe o un mascalzone.
P.S. Giorni fa, la Responsabile Scuola del Pd, Francesca Puglisi, si è recata all Camera per consegnare all’onorevole Gabriella Carlucci una copia del libro “Fahrenheit 451” di Ray Bradbury.
Come si ricorderà il romanzo narra di un’era futura in cui è reato leggere libri. 
Che stia per giungere quell’era?


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