Benvenuti nella città invisibile, ma non silente!

La città invisibile è una contraddizione in termini. Se una città esiste, con le sue case, le strade, i lampioni, gli abitanti, come può essere invisibile?! La città invisibile però c’è: è dentro ognuno di noi. Le fondamenta delle sue case sono quello che abbiamo costruito fino ad oggi, le nostre esperienze passate, gli avvenimenti della nostra vita. I mattoni delle case sono i nostri sogni, le aspettative, le speranze, tutto ciò che vorremmo fosse, domani, presto o tardi che sia. Le vie della città invisibile sono i nostri pensieri, che si ramificano innervandosi e collegano case, ponti, quartieri, costituendo una fitta rete di scambi e connessioni. La città invisibile è lo spazio vivo in cui ognuno si sente quello che è, ed è libero di esprimersi, di sognare, di dire “no”, persino di creare mondi diversi, realtà parallele: con la speranza che quel tesoro invisibile custodito dentro ognuno di noi possa rappresentare la fiaccola del cambiamento e si riesca a passarne, tutti insieme, il testimone. La via per riuscirci, a mio parere, è quella indicata da Italo Calvino: “cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare e dargli spazio".

La Città Invisibile si è trasferita su l'Espresso. Clicca sull'immagine per raggiungere il blog.

La Città Invisibile si è trasferita su l'Espresso. Clicca sull'immagine per raggiungere il blog.
Link per iscriversi ai feed: http://feeds.feedburner.com/repubblica/KUea

giovedì 7 aprile 2011

Napoli sta soffocando: dopo le promesse, i silenzi.



1900 a Napoli.

1200 a Pozzuoli.

700 a Quarto.

600 a Bacoli.

Per un totale di 4400

Tonnellate

Di rifiuti per le strade.

Questo è il bollettino di guerra aggiornato ad oggi a Napoli e dintorni, dove tra l'altro non si placano gli incendi appiccati nottetempo.

A tal proposito, l'assessore all'Igiene del Comune di Napoli, Paolo Giacomelli, ha dichiarato: "Sono molto preoccupato perché gli incendi determinano rischi per la salute dei cittadini a causa dell'immissione nell'aria di diossina".

Sapete qual è la cosa che mi manda in bestia? 

Questo assordante silenzio intorno a questo dramma.

Chi se ne sta occupando?

Quale progetto è stato messo in campo per risolvere questa nuova peste che ha invaso Napoli e la sua gente?

Quali investimenti si stanno compiendo per cambiare questo stato di cose?

Che fine hanno fatto tutte le infinite promesse di pronta risoluzione, di Berlusconi in particolare, ma anche di Gianni Letta, che il 29 dicembre disse "entro il 31 dicembre la città campana sarà sgomberata dalle tonnellate di spazzatura nelle strade"?

Sapete cosa vi dico? 
Bando alle concussioni, alle prostituzioni minorili, alle Ruby e alle Minetti: in un paese normale basterebbe "soltanto" questo per essere dichiarati indegni di governare.

E per far gridare a tutti, a gran voce e con quanto fiato si ha in gola: "Foera di ball".

Mentre aspettiamo questo risveglio civico, qualcuno vuole tornare a parlare del dramma napoletano, per cortesia?

O bisogna aspettare i primi tragici bollettini su quanti si ammaleranno, più o meno gravemente, per l'inquinamento ambientale?


Condividi


Share/Bookmark

Se ti è piaciuto l'articolo, puoi iscriverti ai post per tenerti sempre aggiornato sui nuovi contenuti del blog!

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...