Un'eloquente rappresentazione di Bruno Caruso. |
Metto su un colossale giro di escort? E allora? A casa mia faccio quello che mi pare.
Organizzo un giro immenso di prostituzione in qualità di Presidente del Consiglio? Beh, lavoro come un matto tutto il giorno, mi dovrò pur svagare, no?
Dò un'intera palazzina a decine di prostitute di cui sono utilizzatore finale? Ovvio, sono un animo buono: aiuto i bisognosi.
Offro posti di rilevanza politica alle donne che frequentano i miei festini privati? E allora? Se sono in gamba e trovo loro lavoro, non ci guadagnano tutti?
Chiamo la questura per far liberare la minorenne animatrice dei miei festini? E certo: mi avevano detto che fosse nipote di Mubarak, volevo evitare l'incidente diplomatico.
Festini erotici? Macché: cene eleganti.
Prostitute? Ma va: giovani amiche; animatrici semmai. Alcune, poverine, samaritane (Giuliano Ferrara su Ruby, Qui Radio Londra).
Inorridire davanti al comportamento amorale e contro la legge del Premier? Essere moralisti da quattro soldi.
Leggere le intercettazioni del Premier? Guardare dal buco della serratura.
Bunga bunga rituale hard? Ma no: una vecchia barzelletta.
Sia ben chiara una cosa. Questa sistematica falsificazione della realtà, per riuscire, ha bisogno di due ingredienti fondamentali: ideatori ed esecutori da un lato e creduloni dall'altro.
Senza un intero esercito di prezzolati, tutto questo non potrebbe mai accadere: costruttori della nuova realtà, ingegneri edili delle panzane, architetti del nuovo mondo alla rovescia, centinaia di professionisti pagati profumatamente per alterare, distogliere l'attenzione, gettare fumo negli occhi.
Un immenso stuolo di truppe cammellate, dal parlamento, alla televisione, alla carta stampata, asservite ad un unico scopo: la sopravvivenza politica di Silvio Berlusconi.
Solo così diventa possibile trasformare tutto nel contrario di tutto, alla faccia del conflitto di interessi.
Poniamo che uno voglia, per assurdo, risemantizzare il bunga bunga.
Cosa potrebbe fare?
Mah, ad esempio potrebbe lanciare una canzone tormentone!
Che ovviamente avrebbe come tema festini innocenti, con danze, canti e karaoke: di sesso nemmeno l'ombra.
Ideona, no?!
Ma come realizzare il tutto?
Beh, non sarebbe poi così difficile, forse, se si disponesse di una casa discografica compiacente.
Guarda caso da qualche anno le maggiori case discografiche lavorano con Mediaset, grazie alla massiccia partecipazione nella trasmissione Amici di Maria de Filippi.
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