Benvenuti nella città invisibile, ma non silente!

La città invisibile è una contraddizione in termini. Se una città esiste, con le sue case, le strade, i lampioni, gli abitanti, come può essere invisibile?! La città invisibile però c’è: è dentro ognuno di noi. Le fondamenta delle sue case sono quello che abbiamo costruito fino ad oggi, le nostre esperienze passate, gli avvenimenti della nostra vita. I mattoni delle case sono i nostri sogni, le aspettative, le speranze, tutto ciò che vorremmo fosse, domani, presto o tardi che sia. Le vie della città invisibile sono i nostri pensieri, che si ramificano innervandosi e collegano case, ponti, quartieri, costituendo una fitta rete di scambi e connessioni. La città invisibile è lo spazio vivo in cui ognuno si sente quello che è, ed è libero di esprimersi, di sognare, di dire “no”, persino di creare mondi diversi, realtà parallele: con la speranza che quel tesoro invisibile custodito dentro ognuno di noi possa rappresentare la fiaccola del cambiamento e si riesca a passarne, tutti insieme, il testimone. La via per riuscirci, a mio parere, è quella indicata da Italo Calvino: “cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare e dargli spazio".

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martedì 5 aprile 2011

De Mattei: la caduta dell'Impero Romano? Colpa degli omosessuali.

Il neo-oscurantismo ha un nome e un cognome: Roberto De Mattei.

Ci risiamo.

Si apprende che alcuni mesi fa, il Prof. Roberto De Mattei - il vicepresidente del CNR che affermò su Fukushima che "le catastrofi sono una voce paterna della bontà di Dio" - ha sentenziato anche sulla fine dell'Impero Romano (qui "l'audiolezione").

Sempre dai microfoni di Radio Maria, lo storico è partito dall'affermazione di Papa Ratzinger sulla crisi del nostro tempo, paragonabile appunto a quella dell'Impero Romano.

Poche battute ed è iniziato il vaneggiamento.

De Mattei ha chiamato a testimoniare lo scrittore cristiano Salviano di Marsiglia (5° sec. d.C.), secondo il quale, fra le prime cause del disfacimento dell'Impero Romano - udite udite - vi era nientepopodimeno che l'omosessualità.

Ecco uno dei passi citati:
"E non saprei dire chi sia più colpevole davanti a Dio, dal momento che sia gli invertiti che le loro vittime sono condannati, secondo la Sacra Scrittura, alla medesima punizione: gli uomini effeminati e gli omosessuali non avranno parte al regno di Dio".
De Mattei ha dunque spiegato così il pensiero dello scrittore:
"I barbari che hanno invaso l'Occidente nel 4° secolo sono uno strumento del giudizio di Dio [...] La Provvidenza si serve di essi per purificare una società corrotta e decadente quale era quella  romana."
E ha chiosato:
"Le parole di Salviano meritano di essere meditate, perché noi oggi viviamo in un’epoca in cui i peggiori vizi vengono alimentati dai mass media e addirittura vengono iscritti nelle leggi come diritti umani."
L'omofobia malata che emerge così nettamente da simili dichiarazioni lascia davvero attoniti.

E diciamocelo, avendo a che fare con uno "storico", lascia attoniti anche l'uso delle fonti a suffragio di ipotesi a dir poco aberranti.

Sarebbe come se io, prendendo una fonte storica classicamente considerata ben più autorevole di Salviano di Marsiglia, e cioè il grandissimo Tacito, citassi il noto passo degli Annales per dimostrare che i Cristiani sono una peste per l'umanità:
"Ma né soccorso umano, né largizione imperatoria, né sacrifizi agli dèi valevano a soffocare la voce infamante che l’incendio fosse stato comandato. Allora, per troncare la diceria, Nerone spacciò per colpevoli e condannò ai tormenti piú raffinati quelli che le loro nefandezze rendevano odiosi e che il volgo chiamava cristiani. Prendevano essi il nome da Cristo, che era stato suppliziato ad opera del procuratore Ponzio Pilato sotto l’impero di Tiberio: e quella funesta superstizione, repressa per breve tempo, riprendeva ora forza non soltanto in Giudea, luogo d’origine di quel male, ma anche in Roma, ove tutte le atrocità e le vergogne confluiscono da ogni parte e trovano seguaci. Furono dunque arrestati dapprima quelli che professavano la dottrina apertamente, poi, su denunzia di costoro, altri in grandissimo numero furono condannati, non tanto come incendiari, quanto come odiatori del genere umano". (Annales, XV, 44, 2-4)
Naturalmente, lungi da me una simile, assurda volontà esegetica.

Eppure questa è la meschina operazione pseudo-storica messa in atto dal Prof. De Mattei, nonché da Radio Maria, non nuova agli strali contro gli omosessuali.

Se è vero, come ricorda lo stesso De Mattei, che "ogni male deve avere il suo castigo, nel tempo o nell'eternità", al posto di questi sedicenti seguaci di Cristo, io sarei un po' più prudente.

Perché il castigo divino - cui loro credono - per una delle colpe più abiette che possano esservi, e cioè l'aver calpestato la dignità degli uomini, potrebbe essere davvero tremendo.

Per non parlare del contrappasso...


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Commenti (9)

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sono anni che spero di sbagliarmi e che ci sia veramente un dio, ma uno di quelli veramente crudeli e vendicativi, che precipiti questi sedicenti credenti in pozze di pece rovente per poi farli ritolare lungo rupi infinite ricoperte di pietre aguzze, per finire sbranati dalle belve a fondo valle.
Bell'articolo.

C'è sempre da stupirsi.

Ecco invece ciò che ho scritto io:
http://www.raffaelepizzari.com/approfondimenti/ro...
My recent post Roberto de Mattei è peggio degli altri
Che il crollo dell'impero romano sia stato provocato dall'omosessualità è una stupidaggine. E' innegabile, però, che il disfacimento in atto in questa nostra società presenta inquietanti analogie con quella: edonismo sfrenato, malthusianesimo, assenza di valori. E i nuovi barbari ci sommergeranno.
Catone
1 risposta · attivo meno di un minuto fa
Caro Catone,
tutti quanti da tempo abbiamo la sensazione di trovarci in un periodo di basso impero.Ma ti chiedo: <<Chi sono i nuovi barbari?>> Non pensi che a incontrarsi e a scontrarsi non siano tanto le "culture" quanto gli uomini?
LISA
Gentile Carla Fracci, era ora che qualcuno avesse il coraggio di porre l'attenzione sull'enfasi che i media danno a certi costumi.
Bel post. (sembra un commento spam, ma non lo è: bel post davvero :D )
E' evidente che il sig De Mattei è affetto da omosessualità latente e cerca in tal modo di esorcizzarla poiché la consapevolezza di ciò gli risulta terribilmente ansiogena. L'altra ipotesi è che è un omosessuale praticante , se ne vergogna e in tal modo intende nascondersi.
My recent post 357 Ahime- la Vita!
Tacito e Svetonio non conoscevano nè Cristo nè i cristiani sui quali correvano molte ma molte dicerie. Vero è, piuttosto, che le sacre scritture non sono tenere nei confronti non dei peccaotri ma nei confronti del peccato e di chi ne fa "orgoglio!" Questa è la pura differenza. Per quanto riguarda poi il "dio" punitore e vendicatore che qualcuno si augura...stia attento a parlarne perchè non si salverebbe nessuno ma proprio nessuno. Roberto De Mattei parla non di correzione vendicativa ma di avviso. D'altronde chi non crede nelle verità escatologiche, ad un "futuro eterno" ha ben d'onde di scandalizzarsi per queste affermazioni visto che l'ateo di fronte a sè ha solo la tomba. Salviano di Marsiglia aveva preso ad esempio un peccato ma tutti siamo "sotto schiaffo!"
1 risposta · attivo 724 settimane fa
@Passion
forse non ho capito bene il suo pensiero ma non mi sembra che qualche migliaia di morti, altrettanti feriti e dispersi (le cifre ufficiali sono contraddittorie) in seguito al terremoto in Giappone possano essere classificati un "avviso".
Né mi sembra che le distruzioni dell'umanità tramite l'acqua (diluvio) o di Sodoma tramite il fuoco - narrate nella Bibbia - si possano ritenere azioni contro il peccato e non contro i peccatori.
Le sarei infine davvero grato se volesse spiegare meglio perché chi non crede non dovrebbe scandalizzarsi delle affermazioni di De Mattei.
Grazie per il suo contributo
W

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