[Dal Prof. Woland per la Città Invisibile]
Anders Behring Breivik, l'estremista cristiano norvegese arrestato per la duplice strage compiuta venerdì a Oslo - in cui almeno 92 persone sono rimaste uccise - si descrive come «single, cristiano e conservatore», che odia Islam, multiculturalismo, marxismo.
Sia detto con grande serietà, viene quasi da chiedersi se dobbiamo preoccuparci anche per l'Italia: la nostra scena politica pullula infatti di cristiani e/o conservatori che odiano Islam, multiculturalismo e marxismo.
Se poi volessimo imitare lo stile di certi mestatori nel torbido sarebbe facile ora additare al pubblico ludibrio i nostri "cattivi maestri".
Ci limitiamo invece a rammentare a tutti di coltivare la tolleranza e il rispetto del diverso (si veda il post di ieri "Chi semina vento raccoglie tempesta") condannando nel modo più reciso l'uso strumentale - di infima politica - dell'intolleranza.
A tale proposito invitiamo chi non l'avesse fatto a leggere lo straordinario libro di Italo Mereu: Storia dell'intolleranza in Europa. Sospettare e punire, Bompiani editore, Milano 1979, di cui ricordiamo la frase che fa da perno all'opera:
"Suspicio non est cognitio certa sed dubitatio incerta"
È soprattutto nel sospetto per il diverso, infatti, che si può ravvisare la genesi dell'intolleranza.