Quando avevo sei anni i miei genitori mi regalarono una pianola giocattolo.
Fu il mio primo incontro con la musica.
Era il 1978: l'anno dell'album Lucio Dalla.
L'ultima Luna.
Stella di Mare.
Anna e Marco.
Cosa sarà.
Quelle note e quelle parole, che risuonavano in casa dal mangianastri di famiglia, riecheggiano ancora nella mia mente, confondendosi tra i ricordi, mischiandosi coi rumori e gli odori della mia seconda casa romana.
Ho pensato a lungo, oggi, a quale canzone scegliere per salutare Lucio Dalla, per ringraziarlo di quello che mi ha regalato: il senso stesso dell'arte, distillato nella geniale semplicità di musica e parole. Uniche.
Mentre girovagavo su Youtube, mi sono imbattuto in Se io fossi un angelo, in una versione live cantata al Madison Square Garden di New York, nel 1995.
C'è tutto Dalla, secondo me, in quella canzone.
Sentite come la presenta lui stesso, poco prima che parta la musica.
Un'introduzione che è in sé una piccola poesia.
Ciao Lucio, ci rivediamo in giro.
Nella meravigliosa città invisibile che è la tua musica.
Quelli presi tra le reti.