Benvenuti nella città invisibile, ma non silente!

La città invisibile è una contraddizione in termini. Se una città esiste, con le sue case, le strade, i lampioni, gli abitanti, come può essere invisibile?! La città invisibile però c’è: è dentro ognuno di noi. Le fondamenta delle sue case sono quello che abbiamo costruito fino ad oggi, le nostre esperienze passate, gli avvenimenti della nostra vita. I mattoni delle case sono i nostri sogni, le aspettative, le speranze, tutto ciò che vorremmo fosse, domani, presto o tardi che sia. Le vie della città invisibile sono i nostri pensieri, che si ramificano innervandosi e collegano case, ponti, quartieri, costituendo una fitta rete di scambi e connessioni. La città invisibile è lo spazio vivo in cui ognuno si sente quello che è, ed è libero di esprimersi, di sognare, di dire “no”, persino di creare mondi diversi, realtà parallele: con la speranza che quel tesoro invisibile custodito dentro ognuno di noi possa rappresentare la fiaccola del cambiamento e si riesca a passarne, tutti insieme, il testimone. La via per riuscirci, a mio parere, è quella indicata da Italo Calvino: “cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare e dargli spazio".

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sabato 14 gennaio 2012

Non devono averla presa benissimo...


Dopo il voto farsa della Camera che ha salvato dall'arresto Nicola Cosentino, la Lega deve avere qualche problema.

Bossi ha cancellato gli impegni di Bobo Maroni e l'ex-Ministro degli Interni ha dato in escandescenze su Facebook esprimendosi timidamente con un incerto “mi viene da vomitare”.

Radio Padania Liberail forum continua con la sua chiusura forzata, mentre il conduttore Roberto Ortelli ha il suo bel da fare nel tagliare gli interventi dei radioascoltatori e nell'insultare letteralmente i malcapitati che osano opporsi al regime bossiano (senza risparmiare belle parole nei confronti dei meridionali rei di invadere il Nord con la loro spazzatura).

... Che vi sia qualche lieve malumore nella base leghista?!

Una cosa è sicura: la faida interna è ormai giunta al punto di non ritorno.


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