Benvenuti nella città invisibile, ma non silente!

La città invisibile è una contraddizione in termini. Se una città esiste, con le sue case, le strade, i lampioni, gli abitanti, come può essere invisibile?! La città invisibile però c’è: è dentro ognuno di noi. Le fondamenta delle sue case sono quello che abbiamo costruito fino ad oggi, le nostre esperienze passate, gli avvenimenti della nostra vita. I mattoni delle case sono i nostri sogni, le aspettative, le speranze, tutto ciò che vorremmo fosse, domani, presto o tardi che sia. Le vie della città invisibile sono i nostri pensieri, che si ramificano innervandosi e collegano case, ponti, quartieri, costituendo una fitta rete di scambi e connessioni. La città invisibile è lo spazio vivo in cui ognuno si sente quello che è, ed è libero di esprimersi, di sognare, di dire “no”, persino di creare mondi diversi, realtà parallele: con la speranza che quel tesoro invisibile custodito dentro ognuno di noi possa rappresentare la fiaccola del cambiamento e si riesca a passarne, tutti insieme, il testimone. La via per riuscirci, a mio parere, è quella indicata da Italo Calvino: “cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare e dargli spazio".

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martedì 30 novembre 2010

La Grande Pace...

Addio a Mario Monicelli. O forse au revoir...

Mario Monicelli se n'è andato.

Se n'è voluto andare.

Non ha atteso che gli eventi decidessero per lui.

E' stato artefice della propria sorte.

Nella settimana delle grandi polemiche sull'eutanasia, di nuovo alla ribalta dopo la puntata di una settimana fa di Vieni Con Me, uno dei grandi della storia italiana del '900 ha scelto a modo suo. Come sempre.

La radiologa che lo conosce da 5 anni ha detto che era lucido. Non ne dubitavo. E ha anche aggiunto, in modo inatteso forse: "ha fatto bene".

Non è il giorno, oggi, per discutere di questa difficilissima questione.

Oggi è il giorno per lasciare un piccolo tributo ad un protagonista indiscusso della settima arte, che tanto ha dato a questo paese.
Voglio farlo con le sue parole:
"La vera felicità è la pace con sé stessi. E per averla non bisogna tradire la propria natura"
Addio Mario.

E grazie di tutto.


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