Benvenuti nella città invisibile, ma non silente!

La città invisibile è una contraddizione in termini. Se una città esiste, con le sue case, le strade, i lampioni, gli abitanti, come può essere invisibile?! La città invisibile però c’è: è dentro ognuno di noi. Le fondamenta delle sue case sono quello che abbiamo costruito fino ad oggi, le nostre esperienze passate, gli avvenimenti della nostra vita. I mattoni delle case sono i nostri sogni, le aspettative, le speranze, tutto ciò che vorremmo fosse, domani, presto o tardi che sia. Le vie della città invisibile sono i nostri pensieri, che si ramificano innervandosi e collegano case, ponti, quartieri, costituendo una fitta rete di scambi e connessioni. La città invisibile è lo spazio vivo in cui ognuno si sente quello che è, ed è libero di esprimersi, di sognare, di dire “no”, persino di creare mondi diversi, realtà parallele: con la speranza che quel tesoro invisibile custodito dentro ognuno di noi possa rappresentare la fiaccola del cambiamento e si riesca a passarne, tutti insieme, il testimone. La via per riuscirci, a mio parere, è quella indicata da Italo Calvino: “cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare e dargli spazio".

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lunedì 1 novembre 2010

Il Goliarda



Dichiara Zucchero Fornaciari sulla vicenda Ruby-Berlusconi:

«Preferisco le persone goliardiche alle mattonate irreprensibili»

Interessante, davvero.

Specie considerato che Zucchero è quello che dichiarò (intervista a Repubblica, il 14 luglio del 2002):

«Il mio carattere si è forgiato sul marmo e l'anarchia»

E chissà che non si debba alla parte anarchica del noto cantante, l'indagine in corso per evasione fiscale, evasione che del resto, nell'era berlusconiana, vuoi mettere, è praticamente diventata uno status symbol.

Quello invece su cui mi soffermerei per un attimo, in questa dichiarazione di Sugar Fornaciari, è l'immaginario che permea la visione dell'umana vicenda degli aficionados di Silvio. 

Perché infatti Zucchero parla di goliardia?

Non è poi così usuale in contesti che non siano universitari, militari o affini.

Fatto sta che la goliardia, per alcuni, è una vera e propria filosofia di vita.

Sapete quali sono le divinità goliardiche? Bacco, Tabacco e Venere.

"Qual nave che nel pelago
non ha nocchiero...
io non son stretto a vincoli 
né a luogo alcun mi lego 
... mi struggono delle vergini 
le grazie e il candore, 
se non posso con l'opera 
le stupro almeno col cuore 
... Ah i casi non son radi 
in cui mi avvien di perdere 
anche le vesti ai dadi! 
Ma se pel freddo ho i brividi, 
nell'imo petto ho ardori 
... È mio saldo proposito 
morir dal taverniere: 
chi quivi muore ha prossimo 
alle labbra il bicchiere, 
e ode i cori degli angeli 
che pregano:- Signore 
deh accogli nell'Empireo 
questo buon bevitore! 
... Cerco il piacer tra gli uomini 
e non oltre le stelle 
non curo affatto l'anima
ma curo assai la pelle."

(da C.Corradino, La Confessione di Golia, in
Canti dei goliardi o studenti vaganti nel Medioevo)


Questa visione del mondo, vera e propria Weltanschauung, vi ricorda qualcuno?!

«Non vedo questa gran cosa se a uno piaccione le donne»

Ha chiosato il buon Sugar.
Goliardata di Silvio

Ma che siano minorenni, o che chi le frequenta sia il Presidente del Consiglio, magari in una residenza istituzionale (Palazzo Grazioli, vicenda D'Addario), siamo proprio sicuri che "non è una gran cosa"?

Sugar, un consiglio: togli cappello, per far respirare la testa, e occhiali, per snebbiare la vista.

L'occasione per tacere l'hai persa.

La prossima volta, almeno, prova a non perdere la faccia.

[Potrebbe interessarti: La bestemmia di Berlusconi: in quel video c'è ben di peggio.]


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3 commenti:

Anonimo ha detto...

da uno di Roncocesi provincia di Reggio (latino Regium Lepidi in onore di Marco Emilio Lepido ma lepido significa scherzoso)che per campare e cantare è diventato americano che ti potevi aspettare? Il fine giustifica i mezzi. Ma di tutto quello stuolo di esseri umani donne e talvolta minorenni che non attrezzate culturalmente, senza una vera educazione, con esperienze tristi alle spalle che devono recitare il ruolo di trastullo dell'uomo, nella vana speranza di una qualche visibilità o di un facile guadagno che ne pensi Zucchero? Materiale ludico di nessuna importanza? Certo le maestre le infermiere le impiegate del catasto o delle poste, le mamme di famiglia sono noiose vero?
Prof. Woland

Anonimo ha detto...

Poiché anche Sgarbi ha difeso il Premier gli ho inviato la seguente lettera:
Gentile Sig. Sgarbi,
in merito alla sua geniale difesa del Premier. So che il suo scopo è sempre e comunque quello di scandalizzare il prossimo. Lo ha saputo fare bene e certo ne ha tratto più guadagno che a fare lo storico dell'arte. Però ora che, in questo campo, ha raggiunto il top ed anche conseguito il massimo dei profitti, credo che talvolta potrebbe abbandonarsi al piacere dell'onestà.
Massimo

Anonimo ha detto...

La gravità degli scandali che hanno coinvolto il Premier risiede almeno nei seguenti punti:
1.Il fango gettato sull’istituzione che Berlusconi rappresenta.
2.La contiguità, necessaria a portare a buon fine certe azioni. col mondo della prostituzione (prosseneti, prostitute,droga etc)
3. La assoluta inadeguatezza data l’età dell’individuo alle circostanze emerse: non è edificante che un vecchio passi le sue serate tra uno stuolo di donne prezzolate. Al di là dell’aspetto etico (quand’anche cioè con ci fosse di mezzo il sesso e per di più a pagamento) sarebbe egualmente scandaloso per la frivolezza e superficialità certo contrastanti con quel minimo di gravitas che la carica richiede.
4.La vergogna, l’imbarazzo, la mortificazione che induce in tutti i suoi collaboratori impegnati, loro malgrado, in una umiliante impresa di giustificazione dell’ingiustificabile.
5. Il danno sociale enorme che deriva dal dover giustificare a tutti i costi azioni immorali pur di salvare il Premier.
6. La ricattabilità del Presidente del Consiglio e dei suoi collaboratori.
7. L’esempio disgustoso dato agli umili agenti e carabinieri che invece di arrestare certi figuri o certe donne di malaffare devono addirittura scortarli.
8. La compromissione in ambito internazionale dell’Italia tutta.
9. Il fatto che per occuparsi di queste sconcezze e scempiaggini la politica non si occupi delle cose serie.
10.Il danno pubblico recato alla famiglia lamentato esplicitamente dalla moglie Veronica Lario: “…io e i miei figli siamo vittime e non complici di questa situazione…”
Prof Kien

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