Benvenuti nella città invisibile, ma non silente!

La città invisibile è una contraddizione in termini. Se una città esiste, con le sue case, le strade, i lampioni, gli abitanti, come può essere invisibile?! La città invisibile però c’è: è dentro ognuno di noi. Le fondamenta delle sue case sono quello che abbiamo costruito fino ad oggi, le nostre esperienze passate, gli avvenimenti della nostra vita. I mattoni delle case sono i nostri sogni, le aspettative, le speranze, tutto ciò che vorremmo fosse, domani, presto o tardi che sia. Le vie della città invisibile sono i nostri pensieri, che si ramificano innervandosi e collegano case, ponti, quartieri, costituendo una fitta rete di scambi e connessioni. La città invisibile è lo spazio vivo in cui ognuno si sente quello che è, ed è libero di esprimersi, di sognare, di dire “no”, persino di creare mondi diversi, realtà parallele: con la speranza che quel tesoro invisibile custodito dentro ognuno di noi possa rappresentare la fiaccola del cambiamento e si riesca a passarne, tutti insieme, il testimone. La via per riuscirci, a mio parere, è quella indicata da Italo Calvino: “cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare e dargli spazio".

La Città Invisibile si è trasferita su l'Espresso. Clicca sull'immagine per raggiungere il blog.

La Città Invisibile si è trasferita su l'Espresso. Clicca sull'immagine per raggiungere il blog.
Link per iscriversi ai feed: http://feeds.feedburner.com/repubblica/KUea

giovedì 16 febbraio 2012

Priorità.



Mentre oggi apprendiamo, en-passant, che la corruzione dilagante del nostro paese ci succhia qualcosa come 60 miliardi di euro all'anno; e veniamo informati che nei primi nove mesi del 2011 si è registrato un -2,5% per quanto riguarda l'occupazione dei giovani tra i 18 e i 29 anni (pari a circa 80 mila occupati in meno), il senatore Domenico Gramazio del PdL ci tiene a comunicarci quanto segue (grassetto mio):
Ho presentato oggi un'interrogazione urgente al ministro dell'Economia e delle Finanze per sapere se Roberto Benigni ha effettivamente devoluto in beneficienza, come lui stesso aveva dichiarato, alla struttura pediatrica del Meyer di Firenze i 250 mila euro di compenso per la sua partecipazione al Festival di Sanremo dello scorso anno.
Queste sono le urgenze cui lavorano alacremente gli esponenti del Popolo della Libertà.

Suvvia, ammettiamolo: ora che lo sappiamo siamo tutti molto più tranquilli riguardo al futuro del nostro paese. 

Non è vero?


Share/Bookmark

Se ti è piaciuto l'articolo, puoi iscriverti ai post per tenerti sempre aggiornato sui nuovi contenuti del blog!

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...