Benvenuti nella città invisibile, ma non silente!

La città invisibile è una contraddizione in termini. Se una città esiste, con le sue case, le strade, i lampioni, gli abitanti, come può essere invisibile?! La città invisibile però c’è: è dentro ognuno di noi. Le fondamenta delle sue case sono quello che abbiamo costruito fino ad oggi, le nostre esperienze passate, gli avvenimenti della nostra vita. I mattoni delle case sono i nostri sogni, le aspettative, le speranze, tutto ciò che vorremmo fosse, domani, presto o tardi che sia. Le vie della città invisibile sono i nostri pensieri, che si ramificano innervandosi e collegano case, ponti, quartieri, costituendo una fitta rete di scambi e connessioni. La città invisibile è lo spazio vivo in cui ognuno si sente quello che è, ed è libero di esprimersi, di sognare, di dire “no”, persino di creare mondi diversi, realtà parallele: con la speranza che quel tesoro invisibile custodito dentro ognuno di noi possa rappresentare la fiaccola del cambiamento e si riesca a passarne, tutti insieme, il testimone. La via per riuscirci, a mio parere, è quella indicata da Italo Calvino: “cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare e dargli spazio".

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giovedì 2 febbraio 2012

Giù le mani dal “moralizzatore”!

Sul volo di stato - privato a quanto pare - di Calderoli non si deve indagare...

È passata un po' in sordina la notizia che il moralizzatore Roberto Calderoli - come è giusto chiamarlo dopo l'autogol relativo alla cena di fine anno della famiglia Monti - è stato salvato dall'asse Pdl-Lega, che nella Giunta delle immunità parlamentari del Senato - quella di Lusi, per intenderci! - ha negato ieri l'autorizzazione a procedere richiesta nei confronti di Calderoli per la vicenda del volo di stato a scopi privati.

Il moralizzatore aveva addotto varie giustificazioni, declinate in più di una versione, per il fatto di aver richiesto un volo Roma-Cuneo andata e ritorno il 19 gennaio del 2011, tutte puntualmente smentite dalle ricostruzioni delle indagini commissionate dal Tribunale dei Ministri.

Gli viene contestata, nello specifico, proprio la motivazione addotta per farsi autorizzare il volo: “comprovate e inderogabili esigenze di trasferimento connesse all’esercizio di funzioni istituzionali”.
Esigenze che sfortunatamente, a tutt'oggi, non è stato possibile capire quali fossero e che, pertanto, non risultano essere per nulla "comprovate".

Danno totale stimato? 10.271,56 euro.

Soldi nostri, naturalmente.

Ma questo, purtroppo, al Popolo della Libertà e alla Lega non interessa più di tanto.

Buono a sapersi, no?


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