Benvenuti nella città invisibile, ma non silente!

La città invisibile è una contraddizione in termini. Se una città esiste, con le sue case, le strade, i lampioni, gli abitanti, come può essere invisibile?! La città invisibile però c’è: è dentro ognuno di noi. Le fondamenta delle sue case sono quello che abbiamo costruito fino ad oggi, le nostre esperienze passate, gli avvenimenti della nostra vita. I mattoni delle case sono i nostri sogni, le aspettative, le speranze, tutto ciò che vorremmo fosse, domani, presto o tardi che sia. Le vie della città invisibile sono i nostri pensieri, che si ramificano innervandosi e collegano case, ponti, quartieri, costituendo una fitta rete di scambi e connessioni. La città invisibile è lo spazio vivo in cui ognuno si sente quello che è, ed è libero di esprimersi, di sognare, di dire “no”, persino di creare mondi diversi, realtà parallele: con la speranza che quel tesoro invisibile custodito dentro ognuno di noi possa rappresentare la fiaccola del cambiamento e si riesca a passarne, tutti insieme, il testimone. La via per riuscirci, a mio parere, è quella indicata da Italo Calvino: “cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare e dargli spazio".

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martedì 24 agosto 2010

Famiglia cristiana contro Berlusconi: l'ultima parabola?

Nel mio ultimo post sui 5 punti di Berlusconi, accennavo al modello del pensiero unico come al più grave danno che il berlusconismo ha inflitto alla democrazia del nostro paese.

A poche ore da quel post, con una qualche sorpresa (mitigata dalla memoria del caso Boffo), vedo che Famiglia Cristiana attacca frontalmente il premier Berlusconi sull'editoriale in edicola domani dal titolo calviniano "Il Cavaliere rampante e la Costituzione dimezzata".

L'attacco è davvero forte. Cito testualmente i passi salienti:

L'attacco di Famiglia Cristiana a Berlusconi:
quasi una scomunica.

[...] lo sappiamo dalla sua viva voce: in Italia comanda solo lui, grazie alla “sovranità popolare” che finora lo ha votato.
La Costituzione in realtà dice: «La sovranità appartiene al popolo che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione». Berlusconi si ferma a metà della frase, il resto non gli interessa, è puro “formalismo”.

[...] La situazione politica italiana è assolutamente unica in tutte le attuali democrazie, in Paesi dove – almeno da Machiavelli in poi – la questione del potere, attraverso cento passaggi teorici e pratici, è stata trattata in modo che si arrivasse a sistemi bilanciati, in cui nessun potere può arrogarsi il diritto di fare quello che vuole, avendo per di più in mano la grande maggioranza dei mezzi di comunicazione.
E ancora:
Il berlusconismo [...] con la vita quotidiana degli altri non ha esitazioni: il “metodo Boffo” (chi dissente va distrutto) è fatto apposta.

Un attacco frontale, come si vede.

Certo è che se dopo le toghe rosse ci si mettono anche le penne bianche di Famiglia Cristiana, il clima caliente di questa estate, per Silvio Berlusconi, diventa davvero arroventato.

La reazione del Pdl, che non si è fatta attendere, mi è parsa fra l'altro del  tutto scomposta. Sentite qua il sottosegretario ai Beni Culturali, Francesco Giro:
"Da cattolico considero l'editoriale di Famiglia Cristiana una dimostrazione di pornografia politica per la scarsa decenza degli argomenti che vengono proposti"

Non so se rendo. PORNOGRAFIA POLITICA! A Famiglia Cristiana?

Mah!

Tanto per non smentirsi, alla critica sul modello del pensiero unico mossa da Famiglia Cristiana, la risposta non è sui contenuti, ma al solito è la peggiore delle scomuniche.

Come dicevo nel mio post, la logica è sempre quella: "se sei contro di noi, sei un nemico da abbattere".

Nessuna mediazione.

Nessuna autocritica.

Nessun appello.

Solo lo scontro frontale.

Questo è un modello perdente. Perché solo con l'armonia, la costruzione di un dialogo, l'accettazione delle diversità una nazione può costruire un futuro.

E anche gli antichi sapevano che "Fas est et ab hoste doceri" ("è lecito imparare anche dal nemico").

Alimentando sempre e comunque scontri e guerriglie, dal fango sulle istituzioni (Presidente della Repubblica, CSM, magistrati, ecc.), al killeraggio mediatico contro i nemici (Boffo, Fini, ecc.), non si può durare all'infinito.

E quello di Famiglia Cristiana è a parer mio il segnale, forte e chiaro, che la parabola di Silvio Berlusconi ha iniziato la sua discesa.


Se ti è piaciuto questo articolo, potrebbe interessarti:
Berlusconi, i 5 punti e il pensiero unico.



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1 commenti:

Unknown ha detto...

l'articolo di famiglia cristiana (che però non sappiamo se viene letta da chi di famiglie ne ha almeno due) è musica per le nostre orecchie. Ci chiediamo però, senza che l'osservazione sminuisca affatto la lodevole iniziativa della rivista, come mai la reprimenda arrivi solo ora. Non si può dire che Silvio Berlusconi sia improvvisamente cambiato! Nè possiamo dire di aver scoperto all'improvviso il mostruoso conflitto di interessi (quotidiani, settimanali, banche, assicurazioni, case editrici, televisioni, pubblicità, produzione cinematografica, calcio,edilizia...). Comunque benvengano i "risvegli" da qualunque parte provengano. E per tirare un pò le orecchie a Travaglio, diciamo forte che sono benvenuti anche i risvegli parziali (dal coma si esce pian piano...)
Maria Assunta

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