- eccessivo numero di dirigenti;
- super affitti dei locali;
- mancato versamento di Tfr e contributi all’Inps.

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"La ragione è un'isola piccolissima nell'oceano dell'irrazionale" (Immanuel Kant)
La città invisibile è una contraddizione in termini. Se una città esiste, con le sue case, le strade, i lampioni, gli abitanti, come può essere invisibile?! La città invisibile però c’è: è dentro ognuno di noi. Le fondamenta delle sue case sono quello che abbiamo costruito fino ad oggi, le nostre esperienze passate, gli avvenimenti della nostra vita. I mattoni delle case sono i nostri sogni, le aspettative, le speranze, tutto ciò che vorremmo fosse, domani, presto o tardi che sia. Le vie della città invisibile sono i nostri pensieri, che si ramificano innervandosi e collegano case, ponti, quartieri, costituendo una fitta rete di scambi e connessioni. La città invisibile è lo spazio vivo in cui ognuno si sente quello che è, ed è libero di esprimersi, di sognare, di dire “no”, persino di creare mondi diversi, realtà parallele: con la speranza che quel tesoro invisibile custodito dentro ognuno di noi possa rappresentare la fiaccola del cambiamento e si riesca a passarne, tutti insieme, il testimone. La via per riuscirci, a mio parere, è quella indicata da Italo Calvino: “cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare e dargli spazio".
Non ce la possiamo fare...
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idelbo · 677 settimane fa
Si chiedono sacrifici, senso di responsabilità e poi si leggono certe cose!...mi convinco sempre più che l'articolo 18 è una pagliacciata dal sapore di rivincita politica...e basti leggere Ikea, il neo presidente di Confindustria ecc..
Mi dispiace ma questo governo mi sta deludendo ogni giorno che passa...perché si concentra su cose inutili e non combatte chi fa morire il Paese!