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David Brooks |

David Eagleman, un brillante scienziato, riassume con queste parole il concetto fondamentale:
I nostri cervelli sono guidati da un pilota automatico... la mente cosciente ha scarso accesso alla grande e misteriosa fabbrica che lavora di sotto.
È come se vivessimo in una casa dove abbiamo sempre saputo che c'era un seminterrato. Ora però abbiamo scoperto che quel seminterrato è molto più grande di quanto avessimo mai pensato,
L'uomo non vive secondo ragione.
La società di oggi ha creato un gigantesco apparato per lo sviluppo delle competenze tecniche, mentre è inadeguata quando si tratta di valorizzare quelle facoltà morali ed emozionali che giacciono più in profondità. Ai giovani in generale viene insegnato come riuscire a superare mille gironi scolastici, quando invece le decisioni di gran lunga più importanti che dovranno prendere riguardano la persona da sposare e quelle con cui stringere amicizia, chi amare e chi disprezzare, e come controllare i propri impulsi. Su tali questioni vengono di fatto lasciati a se stessi. Siamo bravi a parlare di incentivi materiali, ma non altrettanto bravi a parlare di emozioni e intuizioni. Siamo bravi a insegnare le competenze tecniche, ma quando si tratta delle cose più importanti, come il carattere, non abbiamo quasi nulla da dire. Le ricerche condotte negli ultimi anni ci offrono un quadro più esaustivo di ciò che siamo.Ecco la nuova frontiera.
Non poi così nuova, in fondo, dal momento che già Leonardo da Vinci ebbe a dire:
Ogni nostra cognizione principia dai sentimenti.

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diegod56 50p · 675 settimane fa
grande prof.w, mi permetta di inserire il mio pensiero, sull’argomento, e oso riportare al mio blog personale:
Il tema è molto interessante e controverso, e a tal proposito suggerisco la lettura del libro Siamo davvero liberi?, a cura di De Caro, Lavazza e Sartori, per i tipi delle edizioni Codice. Il tema fondamentale e di estremo interesse per un filosofo della mente è quello del libero arbitrio. Da qualche anno oltre ai tradizionali strumenti di indagine della psicologia e della filosofia si sono aggiunte le tecniche dei neuroscienziati, con risultati controversi ma di grande rilevanza filosofica e giuridica.
Il punto di partenza sono i famosi esperimenti di Libet, condotti nei primi anni ’80. Detto molto alla buona, si misurava l’attività elettrica nel cervello allorché viene presa la decisione di compiere un movimento. In termini più esatti si misurava il cosiddetto potenziale di prontezza motoria. L’aspetto dell’indagine che ha suscitato stupore e intenso dibattito è l’apparente incongruenza temporale. Si rilevò che il PPM, nelle aree prefrontali del cervello, si manifesta molto prima del momento in cui al soggetto pare di aver preso la decisione.
http://diegod56.wordpress.com/2011/12/11/la-focac...
Vera · 675 settimane fa
My recent post TRA PAGANESIMO ARTE E SUPERSTIZIONE