Benvenuti nella città invisibile, ma non silente!

La città invisibile è una contraddizione in termini. Se una città esiste, con le sue case, le strade, i lampioni, gli abitanti, come può essere invisibile?! La città invisibile però c’è: è dentro ognuno di noi. Le fondamenta delle sue case sono quello che abbiamo costruito fino ad oggi, le nostre esperienze passate, gli avvenimenti della nostra vita. I mattoni delle case sono i nostri sogni, le aspettative, le speranze, tutto ciò che vorremmo fosse, domani, presto o tardi che sia. Le vie della città invisibile sono i nostri pensieri, che si ramificano innervandosi e collegano case, ponti, quartieri, costituendo una fitta rete di scambi e connessioni. La città invisibile è lo spazio vivo in cui ognuno si sente quello che è, ed è libero di esprimersi, di sognare, di dire “no”, persino di creare mondi diversi, realtà parallele: con la speranza che quel tesoro invisibile custodito dentro ognuno di noi possa rappresentare la fiaccola del cambiamento e si riesca a passarne, tutti insieme, il testimone. La via per riuscirci, a mio parere, è quella indicata da Italo Calvino: “cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare e dargli spazio".

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lunedì 20 dicembre 2010

Sogno o son mesto?

Dopo il voto di fiducia, una settimana di passione...

Non so.

Nonostante si avvicini il Natale, nell'ultima settimana mi sento sempre più disorientato, quasi malconcio.

Sarà che nelle ultime notti ho dormito malissimo...

Una fase REM dopo l'altra, ho infilato una serie di incubi consecutivi da cui ancora stento a riprendermi. 

Ho sognato, in ordine sparso:

- che il Presidente del Consiglio parlava di combutta fra il Presidente della Camera e l'Associazione Nazionale Magistrati;
- che il Presidente del Gruppo parlamentare del Pdl al Senato prima invocava l'arresto preventivo per gli studenti manifestanti e poi parlava di "potenziali assassini" fra i partecipanti ai cortei di piazza;
- che un quotidiano equiparava alla categoria "Black Bloc" la categoria "Studenti";
- che il leader dell'UDC - ex DC negli anni 80 e ex CCD negli anni 90 - definiva se stesso e l'alleanza con il Leader dell'Api (ex radicale, ex verde, ex Ulivo, ex Margherita, ex PD) e il leader di Futuro e Libertà (ex missino, ex An, ex PdL) come "l'unica novità politica" sul "modello di Obama";
- che la Chiesa, dopo le escort a Palazzo Grazioli, Noemi Letizia, il caso Boffo, Ruby e il bestemmione sulla terra insanguinata de L'Aquila, tramava cuciva e tesseva sempre e soltanto al fianco dell'ineffabile Mr. B;
- che il Segretario del PD si diceva pronto a giocare col tridente centrista (UdC-Api-Fli) e quindi, letteralmente tentando il suicidio politico, disconosceva le primarie.

Incubi tosti, non vi pare?

Roba da far accapponare la pelle a chiunque.

In un paese normale, si intende.

E proprio qui sta il punto: a me italiano, tutto questo, se pure fosse reale, dovrebbe scivolarmi addosso come niente fosse.

E invece non solo continuo a non sentirmi granché bene, ma peggioro di giorno in giorno.

Che dite: devo cominciare a preoccuparmi?



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