Benvenuti nella città invisibile, ma non silente!

La città invisibile è una contraddizione in termini. Se una città esiste, con le sue case, le strade, i lampioni, gli abitanti, come può essere invisibile?! La città invisibile però c’è: è dentro ognuno di noi. Le fondamenta delle sue case sono quello che abbiamo costruito fino ad oggi, le nostre esperienze passate, gli avvenimenti della nostra vita. I mattoni delle case sono i nostri sogni, le aspettative, le speranze, tutto ciò che vorremmo fosse, domani, presto o tardi che sia. Le vie della città invisibile sono i nostri pensieri, che si ramificano innervandosi e collegano case, ponti, quartieri, costituendo una fitta rete di scambi e connessioni. La città invisibile è lo spazio vivo in cui ognuno si sente quello che è, ed è libero di esprimersi, di sognare, di dire “no”, persino di creare mondi diversi, realtà parallele: con la speranza che quel tesoro invisibile custodito dentro ognuno di noi possa rappresentare la fiaccola del cambiamento e si riesca a passarne, tutti insieme, il testimone. La via per riuscirci, a mio parere, è quella indicata da Italo Calvino: “cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare e dargli spazio".

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martedì 14 dicembre 2010

Magic Number.

3 voti salvano il Governo. Sulla carta.


I numeri li hanno dati.

Berlusconi incassa la fiducia 314 a 311.

Tre voti di scarto.

E' un fatto: la campagna acquisti è stata determinante (Scilipoti, Razzi, Grassano). 
Ma non sarebbe bastata se Futuro e libertà non avesse ceduto quel tanto che bastava per salvare il Governo: Maria Grazia Siliquini ha infatti votato no alla mozione di sfiducia e entra nel Pdl, così come ha votato pro Berlusconi Catia Polidori; si è astenuto "l'addestratore delle colombe", Silvano Moffa.

Diciamocelo: ora sì che cominciano i problemi.

Per almeno tre motivi:

(1) la Lega diventa ago della bilancia. Sarà lei a decidere se, quando e a quali condizioni si potrà andare a votare. Quanto pagheremo questo scacco?

(2) Ad ogni provvedimento, ad ogni votazione, il Governo rischierà di andare sotto. L'instabilità politica che questo comporterà andrà a sommarsi alla stagnazione di questi ultimi mesi. 
Anche in tal caso il quesito è: a che prezzo?

(3) Se le elezioni verranno decise a tavolino per marzo/aprile (cosa che appariva probabile già prima del voto di fiducia) o anche a giugno o a settembre, questo significherà che i prossimi mesi saranno comunque una costante campagna elettorale. Con ovvie ricadute sull'efficacia dell'azione politica di un governo proiettato alle elezioni piuttosto che all'attività legislativa.

Berlusconi, nel frattempo, ha vinto il 1° Round.

Ora assisteremo al .

Che è già iniziato, domenica all'ora di pranzo, quando Fini, nel programma In mezz'ora, da Lucia Annunziata, ha detto che Fli sarebbe andato all'opposizione qualunque fosse stato l'esito del voto.
2° Round che è proseguito stamani, quando Bossi ha detto''Con un voto in più non si governa e se non si può governare fatalmente bisogna votare''.

Riguardo all'opposizione, PD in testa, il problema è che molti, come recita il proverbio cinese, erano già "seduti lungo la riva del fiume, ad aspettare il cadavere del nemico".

Ma qui non è più tempo di attese e temporeggiamenti.

E' tempo di costruire un valido progetto alternativo al centrodestra berlusconiano, che parli alla gente dei suoi problemi e di come risolverli, là dove l'attuale Governo, fiducie parlamentari a parte, ha già fallito.

Riusciremo, per una volta, a capirlo in tempo?



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