Benvenuti nella città invisibile, ma non silente!

La città invisibile è una contraddizione in termini. Se una città esiste, con le sue case, le strade, i lampioni, gli abitanti, come può essere invisibile?! La città invisibile però c’è: è dentro ognuno di noi. Le fondamenta delle sue case sono quello che abbiamo costruito fino ad oggi, le nostre esperienze passate, gli avvenimenti della nostra vita. I mattoni delle case sono i nostri sogni, le aspettative, le speranze, tutto ciò che vorremmo fosse, domani, presto o tardi che sia. Le vie della città invisibile sono i nostri pensieri, che si ramificano innervandosi e collegano case, ponti, quartieri, costituendo una fitta rete di scambi e connessioni. La città invisibile è lo spazio vivo in cui ognuno si sente quello che è, ed è libero di esprimersi, di sognare, di dire “no”, persino di creare mondi diversi, realtà parallele: con la speranza che quel tesoro invisibile custodito dentro ognuno di noi possa rappresentare la fiaccola del cambiamento e si riesca a passarne, tutti insieme, il testimone. La via per riuscirci, a mio parere, è quella indicata da Italo Calvino: “cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare e dargli spazio".

La Città Invisibile si è trasferita su l'Espresso. Clicca sull'immagine per raggiungere il blog.

La Città Invisibile si è trasferita su l'Espresso. Clicca sull'immagine per raggiungere il blog.
Link per iscriversi ai feed: http://feeds.feedburner.com/repubblica/KUea

domenica 12 dicembre 2010

Poche ore... e daranno i numeri.

Silvio attende il responso: gliela daranno o non gliela daranno? La fiducia, intendo.

Oramai ci siamo.

L'ondata di gelo prevista in Italia per i prossimi giorni sembra doversi leggere come il rimedio al clima politico arroventato di questi giorni che culminerà nel voto di (s)fiducia di martedì 14, dopodomani mentre scrivo.

Compravendite, denunce alla magistratura, salti della quaglia, il meglio del peggio dell'Italia politica ha concentrato nell'ultima settimana tutto il suo squallore e il suo lerciume (che a quanto pare va di moda non soltanto in Campania).
Giusto giusto nella settimana dell'Immacolata, tanto per intenderci.

Cosa accadrà?

Mistero.

Gianfranco Fini, ancora oggi, ospite di Lucia Annunziata nella trasmissione In mezz'ora, ha sostenuto che FLI voterà compatta la sfiducia e ha aggiunto "delle parole di Berlusconi noi non ci fidiamo più".

Nel frattempo, Berlusconi mobilita il popolo del Pdl. Forse. Magari no! Promesso un bagno di folla fra i sostenitori, ottenuto qualche incontro annoiato.

Vabbè, cose che capitano.

Non so come andrà a finire con questo voto di fiducia.
Se a Silvio gliela danno (la fiducia), si torna al punto di partenza, tipo gioco dell'Oca, con un governicchio debole debole che farà ripartire il valzer delle opzioni (elezioni sì, elezioni no, subito o dopo, terzo polo o ognuno per sé, ecc. ecc.).
Se a Silvio non gliela danno (e non essendo abituato, si imbestialirebbe come pochi!), si apriranno danze diverse: altro incarico (Berlusconi bis o Tremonti, ecc.) o governo di responsabilità o elezioni, e via dicendo.

Vada come vada, sarà ovviamente un insuccesso (per noi comuni mortali, si intende).
Perché la politica nel frattempo ristagna e noi con la politica.

Se comunque nell'attesa si volesse riflettere in altri termini, e cioè sul perché questo governo dovrebbe cadere, penso potrebbe essere interessante riguardarsi lo spot PDL delle elezioni del 2008.
Eccolo:





Per chi ne avesse bisogno, o semplicemente voglia (dico così perché forse potrebbe bastare anche la sola visione dello spot), si può approfondire qualcosa qua e là, sugli strabilianti risultati ottenuti dal governo in carica nel biennio 2008-2010.

TASSE: il nostro record è unico.

CAROVITA: reddito famiglie, inflazione e caro scuola, tanto per fare qualche esempio.

CRIMINALITA': lotta senza quartiere da parte delle forze dell'ordine. Peccato che siano senza fondi e, talvolta, pattuglino a piedi...

RIFIUTI: taccio per decenza.

Interessante, no?

E ora lasciamo che votino: vediamo un po' cosa quale regalo ci riservano, sotto l'albero, quest'anno.

L'unica cosa certa è che di palle, fino ad oggi, in soli due natali, ce ne hanno già frantumate parecchie.

No?



Share/Bookmark

Se ti è piaciuto l'articolo, puoi iscriverti ai post per tenerti sempre aggiornato sui nuovi contenuti del blog!

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...