Benvenuti nella città invisibile, ma non silente!

La città invisibile è una contraddizione in termini. Se una città esiste, con le sue case, le strade, i lampioni, gli abitanti, come può essere invisibile?! La città invisibile però c’è: è dentro ognuno di noi. Le fondamenta delle sue case sono quello che abbiamo costruito fino ad oggi, le nostre esperienze passate, gli avvenimenti della nostra vita. I mattoni delle case sono i nostri sogni, le aspettative, le speranze, tutto ciò che vorremmo fosse, domani, presto o tardi che sia. Le vie della città invisibile sono i nostri pensieri, che si ramificano innervandosi e collegano case, ponti, quartieri, costituendo una fitta rete di scambi e connessioni. La città invisibile è lo spazio vivo in cui ognuno si sente quello che è, ed è libero di esprimersi, di sognare, di dire “no”, persino di creare mondi diversi, realtà parallele: con la speranza che quel tesoro invisibile custodito dentro ognuno di noi possa rappresentare la fiaccola del cambiamento e si riesca a passarne, tutti insieme, il testimone. La via per riuscirci, a mio parere, è quella indicata da Italo Calvino: “cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare e dargli spazio".

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martedì 7 dicembre 2010

Per molti dollari in più...

Sarebbe interessante sentire le proposte per la fiducia del 14 dicembre a Berlusconi.

INTERCETTAZIONE DEL FUTURO: DOMANI 8 DICEMBRE.

- Buongiorno Onorevole, sono Roby, una delle collaboratrici personali di Cesare.
- Salve Roby, buongiorno... Sbaglio o ci siamo incontrati una volta a Villa Certosa?
- Che memoria Onorevole!
- Eh (sospira)... sa com'è, certe cose non si scordano (in lontananza si sente: "sei pronto? Di nuovo al telefono!)! Ehm... E' per lavoro... Una questione delicata...
- Mi spiace disturbarla il giorno dell'Immacolata Onorevole...
- Scherza? Nessun disturbo.
- Sa com'è, la questione è davvero delicata, in effetti...
- Mi dica pure Roby.
- Si tratta del 14... Per la fiducia...
- Ah, ecco... Senta Roby, lei è una cara ragazza, e il Presidente sa che altre volte io grazie alla sua magnanimità, quando ha avuto bisogno in altre faccenduole meno, come dire, visibili...
- Onorevole mi ascolti, per favore.
- Dica.
- Cesare non può permettere che vada tutto in fumo così, per una manciata di voti di qualche parlamentare interessato a far cadere il Governo per qualche poltrona in più. Gli elettori hanno scelto Cesare: la loro volontà deve essere rispettata.
- Questo lo capisco, Roby, mi creda, ma...
- Onorevole, parliamo di 500.000 euro.
- Come?
- E' così. 
- Ma... Mia cara Roby...
- Onorevole, ci pensi: Cesare stima che una ricompensa equa per non consegnare il paese alla rovina votando la fiducia e non facendo cadere il governo possano essere 500.000 euro. Non le sembra un ragionamento corretto?
- ...
- Onorevole?
- Sì. Sì... Ci sono...
- Ci pensi bene Onorevole.
- Roby, io ho una dignità... chi glielo dice a quelli del mio partito?
- La capisco Onorevole. Cesare non stima un soldo quelli del suo partito. Forse è per questo che ha cambiato già due volte schieramento, nel corso della legislatura?
- Beh, cosa c'entra questo... non è facile barcamenarsi...
- Onorevole, a Cesare risulta che lei e la sua famiglia avete ancora un mutuo da pagare.
- Sì... è vero...
- Con tre figli a carico per giunta...
- Tre figli, esatto...
- Poi ci sono gli alimenti della sua ex-moglie...
- Quella stronza! Ehm... mi perdoni Roby...
- Onorevole, accetti un consiglio: ci pensi bene. Pensi al suo paese: con un solo voto, lei impedisce la crisi e viene equamente ricompensato.
- ...
- Facciamo così, Onorevole. Lei ci pensa un po' su, magari ne parla con sua moglie, due chiacchiere in famiglia sulle opportunità da cogliere, sui treni che passano... queste cose così... E io la richiamo domani in giornata. Se non la disturbo, ovviamente.
- No, no... nessun disturbo... Va bene, facciamo così.
- Allora a domani. Buon 8 dicembre Onorevole.
- Grazie, anche a lei.

...

Una telefonata forse non allunga la vita. 

Ma di certo, alle volte, può migliorarla non poco.

14 dicembre: quanti milioni di euro ha deciso di mettere in campo Silvio Berlusconi per salvarsi?

Un voto di fiducia, secondo l'Onorevole Massimo Calearo, sarebbe valutato in questi giorni fra i 350.000 e i 500.000 euro.
Ragionando per eccesso, bastano 10 telefonate per arrivare a 5 milioni di euro.

Per di più, sempre secondo Calearo, alcuni del PD (che non sarebbero rieletti e quindi perderebbero pensione, benefici, ecc.) lo scongiurano di votare la fiducia!!

Se questa è l'Italia che vogliamo...

[Potrebbero interessarti: (1) Tutti "Razzi" per Silvio... (Antonio Razzi lascia l'IDV per entrare nella maggioranza); (2) "Delle prerogative di Napolitano ce ne freghiamo". Il senso di Denis per lo stato; (3) La "nuova regola" di Silvio: la conversione]


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