Benvenuti nella città invisibile, ma non silente!

La città invisibile è una contraddizione in termini. Se una città esiste, con le sue case, le strade, i lampioni, gli abitanti, come può essere invisibile?! La città invisibile però c’è: è dentro ognuno di noi. Le fondamenta delle sue case sono quello che abbiamo costruito fino ad oggi, le nostre esperienze passate, gli avvenimenti della nostra vita. I mattoni delle case sono i nostri sogni, le aspettative, le speranze, tutto ciò che vorremmo fosse, domani, presto o tardi che sia. Le vie della città invisibile sono i nostri pensieri, che si ramificano innervandosi e collegano case, ponti, quartieri, costituendo una fitta rete di scambi e connessioni. La città invisibile è lo spazio vivo in cui ognuno si sente quello che è, ed è libero di esprimersi, di sognare, di dire “no”, persino di creare mondi diversi, realtà parallele: con la speranza che quel tesoro invisibile custodito dentro ognuno di noi possa rappresentare la fiaccola del cambiamento e si riesca a passarne, tutti insieme, il testimone. La via per riuscirci, a mio parere, è quella indicata da Italo Calvino: “cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare e dargli spazio".

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giovedì 30 dicembre 2010

Pax restituta.

Ho l'impressione che l'ideatore del sondaggio su Bondi lanciato dal sito dei Club della Libertà, della cui ignobile manipolazione vi ho dato conto ieri, abbia passato davvero un bruttissimo quarto d'ora.

Cosa me lo fa credere?

Il sondaggio su Fini pubblicato oggi sempre sul sito dei Club della Libertà.

Rapido confronto metodologico:
1. Nel sondaggio su Bondi il quesito presupponeva una risposta positiva e una negativa (pro dimissioni, contro dimissioni);
2. Nel sondaggio su Fini, non c'è appello. Leggete voi stessi:


Visto? La domanda non ammette distinguo: si chiede per quale ragione Fini deve dimettersi. E' scontato che lo debba fare!
3. Infine, avete visto quel rettangolo da me inserito? E' per indicare una lacuna, là dove nel sondaggio di ieri su Bondi c'era invece qualcosa (manipolato per ben due volte): la data di chiusura del sondaggio!

Ricapitolando: il metodo "quasi" ortodosso di ieri (dal punto di vista formale, non certo sostanziale), che ha fatto scoppiare il caos e la conseguente corsa a rovesciare i risultati e a chiudere frettolosamente il sondaggio, è stato "rivisto e corretto" per la nuova consultazione su Fini! 
Opinione obbligata e chiusura quando parrà il caso ai gestori del sito!

Ecco, ora sì che l'ordine berlusconiano è stato ristabilito.

La curiosità però rimane: chi sarà stato il pericoloso eversivo ideatore del sondaggio su Bondi?

E soprattutto: che fine avrà fatto?!

Speriamo bene...

Aggiornamento delle 13:30: dietro mia sollecitazione (commento al sondaggio sul sito) sono comparse  magicamente data e ora di chiusura del sondaggio! Giusto: tanto stavolta che pericolo c'è, non essendoci l'alternativa alle dimissioni come risposta?!
E' confermato: il troppo zelo fa fare spesso delle pessime figure...


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