Benvenuti nella città invisibile, ma non silente!

La città invisibile è una contraddizione in termini. Se una città esiste, con le sue case, le strade, i lampioni, gli abitanti, come può essere invisibile?! La città invisibile però c’è: è dentro ognuno di noi. Le fondamenta delle sue case sono quello che abbiamo costruito fino ad oggi, le nostre esperienze passate, gli avvenimenti della nostra vita. I mattoni delle case sono i nostri sogni, le aspettative, le speranze, tutto ciò che vorremmo fosse, domani, presto o tardi che sia. Le vie della città invisibile sono i nostri pensieri, che si ramificano innervandosi e collegano case, ponti, quartieri, costituendo una fitta rete di scambi e connessioni. La città invisibile è lo spazio vivo in cui ognuno si sente quello che è, ed è libero di esprimersi, di sognare, di dire “no”, persino di creare mondi diversi, realtà parallele: con la speranza che quel tesoro invisibile custodito dentro ognuno di noi possa rappresentare la fiaccola del cambiamento e si riesca a passarne, tutti insieme, il testimone. La via per riuscirci, a mio parere, è quella indicata da Italo Calvino: “cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare e dargli spazio".

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martedì 3 gennaio 2012

Stipendi dei politici: i tecnici gettano la spugna.


Sei mesi di lavoro.

E un nulla di fatto.

La Commissione Giovannini - dal nome del Presidente dell'Istat - era stata incaricata di studiare l'adeguamento degli stipendi dei nostri politici a quelli dei colleghi europei e statunitensi.

Ebbene ieri hanno alzato bandiera bianca.

Troppi parametri disomogenei, troppe variabili.

Una mission impossible, in sostanza, come emerge dalle stesse parole del verbale della Commissione:
Nonostante l’impegno profuso e tenendo conto della estrema delicatezza del compito ad essa affidato, nonché delle attese dell’opinione pubblica sui suoi risultati, la Commissione non è in condizione di effettuare il calcolo di nessuno delle medie di riferimento con l’accuratezza richiesta dalla normativa.”
Ora la palla passa al Parlamento. E certamente ne vedremo delle belle.

Ma ve lo confesso: la cosa che più mi preoccupa è l'associazione logica che viene spontanea.

I primi tecnici hanno fallito.

Ed il compito era senz'altro meno impossibile rispetto a quello di salvare l'Italia affidato a Monti e colleghi.

Mah. Speriamo bene.


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Commentare (1)

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in base a quale logica dobbiamo pagarli secondo la media europea?

forse che quando viene assunto un plurilaureato come collaboratore a contratto in qualche studio ci si fa scrupolo di quanto percepisce un giovane architetto, avvocato, informatico, biologo come media europea?

a questi signori che noi mandiamo a rappresentarci, credo vada corrisposto più o meno lo stipendio di un impiegato di concetto con il contratto dei metalmeccanici, cioè non più di duemiladuecento euro

(che sono tantissimi e un lontano miraggio per la maggior parte degli italiani)

non lo scrivo per demagogia, ne sono proprio convinto, sarebbe una forma di giustizia

il potere comincia a stancare anche i cittadini moderati, anche quelli che non amano il qualunquismo antipolitica, la pentola rischia davvero di scoppiare, speriamo bene

My recent post come funziona (e non funziona) la memoria

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