Insomma è andata più o meno così.
Alessandro Gilioli, il 27 dicembre scorso, scriveva
un post critico sull'ultima campagna di
Trenitalia comparsa sul relativo sito.
Campagna che per illustrare i vari “livelli di servizio” aveva scelto per quello più basso - lo ‘standard’ - una foto con una famiglia di colore (diversamente dagli altri livelli).
Questa foto:
Alle giuste osservazioni di Gilioli (badate, a prescindere dalle reali intenzioni di Trenitalia: se il messaggio
poteva sembrare discriminante, la campagna - almeno quella sul sito - è sbagliata, punto), qualche giorno dopo Trenitalia, per bocca di Federico Fabretti,
rispondeva di aver usato molte immagini diversificate per la campagna in questione e per i vari livelli e che dunque l'accusa era infondata (anzi la rispediva, in modo assai poco signorile, al mittente, tacciandolo di essere lui quello “sensibile alla diversità”!)
Tutto a posto, insomma, per Trenitalia.
E tuttavia
L'Inkiesta rilanciava ieri che dal sito era scomparsa la foto incriminata: tutti i livelli di servizio (come documentato dall'Inkiesta) riportavano un'immagine a corredo; per il livello ‘standard’, nessuna immagine.
Un caso? Una svista?
Tutto era possibile (o quasi).
Fino a stamattina, perché nottetempo, alla chetichella, il sito è stato ulteriormente aggiornato da Trenitalia.
E ora il livello
sfigato - e depauperato di foto - appare invece così a chi visita
la pagina in questione:
La logica - questa sconosciuta! - vorrebbe che ora qualcuno chiedesse scusa davvero.
Ma siccome ho il sospetto che non accadrà neanche a questo giro, diciamo che personalmente mi accontenterei di uno straccio di spiegazione.
Se non c'era alcun problema, come sottolineava Fabretti nella sua risposta, quali sono i motivi di questo cambiamento?
Cara, carissima Trenitalia: qui si resta in attesa...
Almeno stavolta
puntuali, eh, mi raccomando!
P.P. (
Post Post) Non so a voi, ma a me
il pezzo del
Corriere online uscito oggi sull'argomento (e fermo ovviamente a 6 giorni fa!!!) mi sembra confezionato in modo da difendere tra le righe Trenitalia. A voi no?
La coerenza di Trenitalia.