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"La ragione è un'isola piccolissima nell'oceano dell'irrazionale" (Immanuel Kant)
La città invisibile è una contraddizione in termini. Se una città esiste, con le sue case, le strade, i lampioni, gli abitanti, come può essere invisibile?! La città invisibile però c’è: è dentro ognuno di noi. Le fondamenta delle sue case sono quello che abbiamo costruito fino ad oggi, le nostre esperienze passate, gli avvenimenti della nostra vita. I mattoni delle case sono i nostri sogni, le aspettative, le speranze, tutto ciò che vorremmo fosse, domani, presto o tardi che sia. Le vie della città invisibile sono i nostri pensieri, che si ramificano innervandosi e collegano case, ponti, quartieri, costituendo una fitta rete di scambi e connessioni. La città invisibile è lo spazio vivo in cui ognuno si sente quello che è, ed è libero di esprimersi, di sognare, di dire “no”, persino di creare mondi diversi, realtà parallele: con la speranza che quel tesoro invisibile custodito dentro ognuno di noi possa rappresentare la fiaccola del cambiamento e si riesca a passarne, tutti insieme, il testimone. La via per riuscirci, a mio parere, è quella indicata da Italo Calvino: “cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare e dargli spazio".
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Il naufragio della concordia.
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Lisa · 689 settimane fa
<< La Costa Concordia e il suo disgraziato comandante: un simbolo perfetto della splendida, ma inefficiente Italia>> ha titolato il britannico Mailonline e il giornalista David Thomas ha aggiunto che l'Italia <<come la Costa Concordia potrebbe fatalmente naufragare>>.
L'immagine di un comandante codardo, inaffidabile e sbruffone, sbandierata come simbolo del popolo italiano,non ce la meritiamo.
Mentre aspettiamo che la magistratura accerti "i fatti" ricordiamoci che ogni Nazione ha i suoi "naufragi".
Lisa