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Via D'Amelio, dove perse la vita Paolo Borsellino. |
C'è
qualcosa che mi inquieta ancor più della notizia che ieri, a Palermo, il pentito
Gaspare Spatuzza ha confermato, durante un confronto all'americana, che uno
007 italiano (
Lorenzo Narracci) è "
somigliante"
all'uomo che lui vide nel
garage dove venne imbottita di tritolo la 126 che uccise
Paolo Borsellino.
Sapete cos'è?
Il fatto che il Tg1 di Minzolini abbia riportato, nell'edizione delle 20 di ieri sera, che Spatuzza NON ha riconosciuto lo 007, sottolineando soprattutto l'incertezza di un riconoscimento "definitivo" (da tenere bene a mente che Ciancimino Jr, invece, lo ha proprio riconosciuto).
E badate: non è tanto il sacrosanto diritto, ancora una volta calpestato, ad un'informazione equilibrata e corretta che, per una volta, mi fa sobbalzare.
In questa circostanza specifica, mi fa letteralmente tremare i polsi l'idea che chi minimizza lo fa palesemente per un motivo ben preciso. Ed è quel motivo ad inquietarmi, non la minimizzazione in sé.
Perché Spatuzza è quello che
dichiarò che
Berlusconi e Dell'Utri erano
i referenti politici della mafia.
Ed è lampante che uno Spatuzza ritenuto incerto oggi, diventa più facilmente uno Spatuzza ritenuto inattendibile domani.
C'è da aggiungere altro?
Se questa è l'Italia che vogliamo...
Io comunque, per conto mio, ci tengo a dirlo: continuo a non rassegnarmi...
E a tenere
desta l'attenzione.
Perché
il diavolo, come cita il proverbio,
si nasconde nei dettagli.
E se ancora siete dubitanti, leggete
questo dettagliato articolo di Francesco Costa.
P.P. [Post Post] Questione Rai:
Bersani attacca Masi "esperienza finita";
Bonaiuti lo difende "teme
i risultati positivi del suo lavoro". No comment.
[Potrebbero interessarti: (1)
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(2) Dopo la diffida dell'AgCom a Minzolini, cosa farà il Dg Masi?]
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L'ombra del diavolo