Benvenuti nella città invisibile, ma non silente!

La città invisibile è una contraddizione in termini. Se una città esiste, con le sue case, le strade, i lampioni, gli abitanti, come può essere invisibile?! La città invisibile però c’è: è dentro ognuno di noi. Le fondamenta delle sue case sono quello che abbiamo costruito fino ad oggi, le nostre esperienze passate, gli avvenimenti della nostra vita. I mattoni delle case sono i nostri sogni, le aspettative, le speranze, tutto ciò che vorremmo fosse, domani, presto o tardi che sia. Le vie della città invisibile sono i nostri pensieri, che si ramificano innervandosi e collegano case, ponti, quartieri, costituendo una fitta rete di scambi e connessioni. La città invisibile è lo spazio vivo in cui ognuno si sente quello che è, ed è libero di esprimersi, di sognare, di dire “no”, persino di creare mondi diversi, realtà parallele: con la speranza che quel tesoro invisibile custodito dentro ognuno di noi possa rappresentare la fiaccola del cambiamento e si riesca a passarne, tutti insieme, il testimone. La via per riuscirci, a mio parere, è quella indicata da Italo Calvino: “cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare e dargli spazio".

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domenica 3 ottobre 2010

Visita del papa in Sicilia: chi pagherà davvero?


Non lo sapevo.

Che la visita di oggi del Papa in Sicilia è previsto costi 2,5 milioni di euro.

Né sapevo che il Consiglio dei Ministri aveva negato aiuti economici.

Né sapevo che oggi, i milioni di euro sborsati, li pagherà tutti quanti, una banconota da 500 sopra l'altra, la Regione Sicilia (che, in grandissima difficoltà, ha tentato fino all'ultimo di tagliare le spese quanto più possibile). 


Quante banconote come queste per la visita
 di oggi del Papa finanziata dalla Regione Sicilia?

Non lo sapevo ma è così.

Non so neppure spiegarmi perché, con i guadagni stellari annuali dello Stato Pontificio, una visita ritenuta così importante per comunicare col popolo siciliano non possa essere sovvenzionata anche dal Vaticano.

E c'è un'altra cosa che ancora non so, ma vorrei sapere.

Da quale voce del bilancio della Regione Sicilia sono stati sottratti i 5 miliardi (miliardo più miliardo meno) delle vecchie lire?

Occupazione? Infrastrutture? Istruzione?

Perché Benedetto XVI (fonte Ansa) ha affermato: 

"a Palermo, come anche in tutta la Sicilia, non mancano difficoltà, problemi e preoccupazioni: penso, in particolare, a quanti vivono concretamente la loro esistenza in condizioni di precarietà, a causa della mancanza del lavoro, dell'incertezza per il futuro, della sofferenza fisica e morale"

E' proprio il mio totale accordo con le parole del papa che mi spinge a chiedere da dove sono stati stralciati i milioni in questione.

E vorrei saperlo un po' per curiosità personale (poco rilevante, in fondo).

Un po' perché credo fermamente che i siciliani, cattolici e no, abbiano il diritto di sapere a cosa hanno dovuto rinunciare quest'oggi.

A meno che i miracoli, in questo nostro sciagurato paese, non abbiano ormai anch'essi un prezzo da pagare.

[4 ottobre: aggiornamenti QUI]

[Forse può interessarti: La bestemmia di Berlusconi: in quel video c'è ben di peggio.;
Attentato Belpietro: per Maroni è colpa della rete.]
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