Benvenuti nella città invisibile, ma non silente!

La città invisibile è una contraddizione in termini. Se una città esiste, con le sue case, le strade, i lampioni, gli abitanti, come può essere invisibile?! La città invisibile però c’è: è dentro ognuno di noi. Le fondamenta delle sue case sono quello che abbiamo costruito fino ad oggi, le nostre esperienze passate, gli avvenimenti della nostra vita. I mattoni delle case sono i nostri sogni, le aspettative, le speranze, tutto ciò che vorremmo fosse, domani, presto o tardi che sia. Le vie della città invisibile sono i nostri pensieri, che si ramificano innervandosi e collegano case, ponti, quartieri, costituendo una fitta rete di scambi e connessioni. La città invisibile è lo spazio vivo in cui ognuno si sente quello che è, ed è libero di esprimersi, di sognare, di dire “no”, persino di creare mondi diversi, realtà parallele: con la speranza che quel tesoro invisibile custodito dentro ognuno di noi possa rappresentare la fiaccola del cambiamento e si riesca a passarne, tutti insieme, il testimone. La via per riuscirci, a mio parere, è quella indicata da Italo Calvino: “cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare e dargli spazio".

La Città Invisibile si è trasferita su l'Espresso. Clicca sull'immagine per raggiungere il blog.

La Città Invisibile si è trasferita su l'Espresso. Clicca sull'immagine per raggiungere il blog.
Link per iscriversi ai feed: http://feeds.feedburner.com/repubblica/KUea

mercoledì 12 gennaio 2011

Vita da cani.

A Matrix, il Ministro Brambilla e i suoi amici cani (no, non parlo dei colleghi umani...).

A Matrix, ieri sera, in onda (come da titolo della trasmissione, nella foto in alto a sinistra) Michela Brambilla in "Ministra animalista",  titolo sulla cui riuscita si potrebbe fare della facile ironia, che tralascerò per ovvie ragioni di buongusto.

La domanda è una sola: il messaggio del Governo (o del PdL, o della Lega, o di Mediaset, o di Berlusconi, che poi è lo stesso), qual è precisamente?
Che se sono un animale è giusto che abbia una miriade di diritti (lo preciso: su cui concordo), mentre se sono uno straniero "anche no"?

Scusate, cari amici animalisti del PDL, amici a vostra volta della Ministra animalista: ma che la vita da cani non vada bene per gli animali e sia invece cosa buona e giusta per gli uomini continua a parermi una posizione, oltre che paradossale, realmente ingiusta e disumana.

Ed anche parecchio ridicola...


Share/Bookmark

Se ti è piaciuto l'articolo, puoi iscriverti ai post per tenerti sempre aggiornato sui nuovi contenuti del blog!

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...