Benvenuti nella città invisibile, ma non silente!

La città invisibile è una contraddizione in termini. Se una città esiste, con le sue case, le strade, i lampioni, gli abitanti, come può essere invisibile?! La città invisibile però c’è: è dentro ognuno di noi. Le fondamenta delle sue case sono quello che abbiamo costruito fino ad oggi, le nostre esperienze passate, gli avvenimenti della nostra vita. I mattoni delle case sono i nostri sogni, le aspettative, le speranze, tutto ciò che vorremmo fosse, domani, presto o tardi che sia. Le vie della città invisibile sono i nostri pensieri, che si ramificano innervandosi e collegano case, ponti, quartieri, costituendo una fitta rete di scambi e connessioni. La città invisibile è lo spazio vivo in cui ognuno si sente quello che è, ed è libero di esprimersi, di sognare, di dire “no”, persino di creare mondi diversi, realtà parallele: con la speranza che quel tesoro invisibile custodito dentro ognuno di noi possa rappresentare la fiaccola del cambiamento e si riesca a passarne, tutti insieme, il testimone. La via per riuscirci, a mio parere, è quella indicata da Italo Calvino: “cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare e dargli spazio".

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mercoledì 5 gennaio 2011

Il comunista...


Dunque vediamo.
"Indossa capi firmati e scarpe fatte su misura...
Pasteggia a caviale e champagne...
Frequenta i salotti più chic...
Mistifica la realtà...
Rimane sempre lo stesso, con gli stessi pregiudizi e lo stesso modo di fare politica...
Cambia il nome del partito per cancellare il passato..."
Caro Presidente, ammesso e non concesso che queste definizioni da lei date oggi  del comunista italiano (di cui solo lei vede ancora le tracce!) siano corrette, ci tenevo soltanto a farle notare che unendo i pezzi del puzzle con l'amicizia fraterna di Putin e gli ottimi rapporti con la Cina, viene fuori l'immagine del perfetto comunista:


Le ricorda qualcuno?!

In ogni caso, comunque, una cosa è certa: quando lei riattacca la solfa dei comunisti rispolverando antiche cantilene dalla soffitta dei ricordi, le elezioni sono molto vicine.


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Commenti (3)

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POVERA ITALIA
Il miliardario Sig. Berlusconi, vede pericoli comunisti ueber alles ma dimentica di aggiungere le sue Ville sparse per il mondo, i bunga bunga, i rapporti con ragazzine minorenni, le escort e il letto del suo amico Putin, il mafioso diventato stalliere nella sua villa ad Arcore (che il suo amico e cofondatore di forza Italia Marcello dell'Utri lo definì un EROE), rapporti con alcuni dittatori suoi amici.
E' risaputo che Berlusconi è un "bravo guaglione" e che il suo forte è divertirsi a raccontare barzallette che purtroppo fanno il giro del mondo rendendo di ridicolo una Nazione intera.
Il guaio e che questo "Signore", ha capito che può dire e fare tutto quello che vuole e mentre si diverte a raccontare BALLE, milioni di "BRAVI" italiani ci cascono in questo degrado morale, civile e sociale.... e Lui il "Signore delle barzallette continua ad arricchirsi sempre di più.
PS: Alcuni amici miei tedeschi (di orientamento politico democristiano e liberale), mi dicono che un Signore come Berlusconi in Germania se si presenterebbe alle elezioni, prenderebbe al massimo - lo 0,2% -
Francesco
1 risposta · attivo 743 settimane fa
Caro Francesco,
la lente con cui osservi la realtà italiana, come avrai capito, è anche la mia. Hai ragione nel ricordare, tuttavia, che milioni di italiani "vedono" un Berlusconi diverso. Il problema è tutto qui. Come rammentava Ilvo Diamanti, qualche giorno fa, dalle pagine di Repubblica, gli Italiani sono oramai divisi su tutto, in (almeno) due fazioni. Uno dei problemi più gravi è che chi dovrebbe fare una quotidiana opposizione, strenua e decisa - parlo del centrosinistra - è in piena confusione mentale e si balocca da anni dietro a guerriglie intestine per la leadership di un partito che appare più debole ogni giorno che passa.
La foto del paese è tutta qui.
Quanto a noi, contribuiamo a ricostruire la sinistra, lottiamo per questo, facciamoci sentire. Berlusconi, prima o poi, si eclisserà: ma fin quando non saremo pronti ad offrire un'alternativa che non si basi soltanto su un'etica migliore (quella è un dato di fatto), ma su un progetto vero, chiaro e condivisibile che indichi una via precisa e riconoscibile agli elettori, difficilmente potremo uscire dal pantano in cui ci siamo infilati...
Grazie per il tuo intervento accorato... Non perdiamo la passione che ci contraddistingue... E' da qui, prima o poi, che potrà rinascere una nuova Italia...
sono persuaso che non è la sinistra che latita in Italia bensì gli elettori di sinistra. Certo il ceto politico ha fatto la sua parte di danni ma non sarebbe sufficiente se l'italiano medio avesse una chiara coscienza dei propri interessi. Se gli operai votano Berlusconi cosa possiamo sperare? Non credo che si possano recuperare questi voti solo con le chiacchiere. C'è qualcosa di profondo: una società malata. Quale medicina servirebbe proprio non lo so.
Massimo

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