Benvenuti nella città invisibile, ma non silente!

La città invisibile è una contraddizione in termini. Se una città esiste, con le sue case, le strade, i lampioni, gli abitanti, come può essere invisibile?! La città invisibile però c’è: è dentro ognuno di noi. Le fondamenta delle sue case sono quello che abbiamo costruito fino ad oggi, le nostre esperienze passate, gli avvenimenti della nostra vita. I mattoni delle case sono i nostri sogni, le aspettative, le speranze, tutto ciò che vorremmo fosse, domani, presto o tardi che sia. Le vie della città invisibile sono i nostri pensieri, che si ramificano innervandosi e collegano case, ponti, quartieri, costituendo una fitta rete di scambi e connessioni. La città invisibile è lo spazio vivo in cui ognuno si sente quello che è, ed è libero di esprimersi, di sognare, di dire “no”, persino di creare mondi diversi, realtà parallele: con la speranza che quel tesoro invisibile custodito dentro ognuno di noi possa rappresentare la fiaccola del cambiamento e si riesca a passarne, tutti insieme, il testimone. La via per riuscirci, a mio parere, è quella indicata da Italo Calvino: “cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare e dargli spazio".

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domenica 23 gennaio 2011

Datore di lavoro.

Berlusconi funambolo: ma questa corda, oramai, non sarà un po' troppo tesa?

Certo che questi dell'Istat devono proprio essere comunisti nel profondo...

Continuano a far uscire di quelle notizie sfigate e menagrame...

L'ultima l'avete sentita?

Ebbene, secondo questi dannati bolscevichi, stando ai risultati di una ricerca che hanno condotto sui giovani, in Italia una donna su due non ha lavoro e - attenzione - nemmeno lo cerca!

Vi rendete conto? Nella classifica, i malnati stalinisti, ci hanno addirittura messo all'ultimo paese nella Ue, dopo Malta!

C'è davvero da vergognarsi! Poi si lamentano se vengono tagliati i soldi alla ricerca!!!!!!!

A parte il fatto che, come ha già avuto modo di dire il buon Tremonti, con la cultura non si mangia.

Ma in ogni caso, lo stesso Presidente del Consiglio Berlusconi, oramai è sulla bocca di tutti, è in prima linea nel far schizzare in alto la percentuale delle donne "occupate"!!

E sia ben chiaro: tutte puntualmente retribuite.

Eccone una prova esemplificativa per dimostrare, inconfutabilmente, i fatti.



Visto? E questi sono solo i bonifici del Premier ad Alessandra. Poi ci sono tutte le altre...

Come chi è Alessandra? Alessandra Sorcinelli, ex meteorina di Emilio Fede e partecipante assidua delle "eleganti" feste del Premier!

Siete senza parole, eh?!

Criticate, criticate! Criticate senza sapere!

In un anno, signori miei, soltanto 115.000 euro ad una donna! Meglio di un'occupazione squallida qualsiasi, altro che storie!

Parlate ancora di disoccupazione femminile, adesso, se avete coraggio!

Sentite, sentite dalla stessa bocca di Alessandra (ritoccata divinamente!) che vita riesce a condurre (e ci consiglia!), grazie al Datore di Lavoro più generoso che esista, Papi Silvio.




Chiaro?!

Dite la verità: non vi fate un po' pena, ora, moralistelli da strapazzo che non siete altro?!

Tutte quelle cifre sulle ragazze che non studiano e non cercano lavoro! 

Via, diciamocelo seriamente: a cosa serve, in fondo, alle splendide donne italiane (e non solo), lavorare "davvero"? 

In fondo, basta partecipare a qualche cenetta in amicizia... e il caffè, nel giardino di Bulgari, è servito.

Non è questo il paese che tutti sognano e ci invidiano?!

Aggiornamento: la Sarcinelli ha dichiarato "Quei bonifici sono aiuti che mi sono arrivati in un momento di difficoltà. Sono stata sostenuta economicamente dal premier perché ero senza lavoro". Datore di lavoro, appunto. Ragazze in difficoltà, siete avvisate: uno squillo al Presidente ed è tutto risolto. Dopodiché, l'appuntamento, come per ogni giovane donna in difficoltà che si rispetti, è già fissato: tutte da Bulgari, naturalmente! 


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