Benvenuti nella città invisibile, ma non silente!

La città invisibile è una contraddizione in termini. Se una città esiste, con le sue case, le strade, i lampioni, gli abitanti, come può essere invisibile?! La città invisibile però c’è: è dentro ognuno di noi. Le fondamenta delle sue case sono quello che abbiamo costruito fino ad oggi, le nostre esperienze passate, gli avvenimenti della nostra vita. I mattoni delle case sono i nostri sogni, le aspettative, le speranze, tutto ciò che vorremmo fosse, domani, presto o tardi che sia. Le vie della città invisibile sono i nostri pensieri, che si ramificano innervandosi e collegano case, ponti, quartieri, costituendo una fitta rete di scambi e connessioni. La città invisibile è lo spazio vivo in cui ognuno si sente quello che è, ed è libero di esprimersi, di sognare, di dire “no”, persino di creare mondi diversi, realtà parallele: con la speranza che quel tesoro invisibile custodito dentro ognuno di noi possa rappresentare la fiaccola del cambiamento e si riesca a passarne, tutti insieme, il testimone. La via per riuscirci, a mio parere, è quella indicata da Italo Calvino: “cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare e dargli spazio".

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lunedì 17 gennaio 2011

"Non ho mai"...

Tag-Cloud del videomessaggio di Berlusconi.

Detto, fatto.

Fra le tante esternazioni che Silvio Berlusconi ci regala, un paio di giorni fa avevo previsto che la frase "Se nei collegi giudicanti ci saranno giudici di sinistra, andrò in tv e spiegherò di cosa si tratta: non si possono trovare giudici che oseranno dare una condanna su fatti che non esistono" non era per nulla casuale e che l'appuntamento televisivo sarebbe stato presto onorato.

Così è stato.

Con studiata scelta di tempo, dunque, nel pomeriggio di ieri, di domenica, il giorno delle famiglie e del tempo libero, passato magari a fare zapping, Berlusconi ha parlato in un video certamente nient'affatto improvvisato ed anzi confezionato e pronto, verosimilmente, già da diversi giorni.

La sintesi estrema?

Secondo me sta tutta nelle parole che vedete nella cloud del discorso, quelle più pronunciate dal Premier:
Non... ho... mai...
Il Premier nega tutto e pesca dal cilindro una nuova e misteriosa fidanzata. Parla di un paese non libero (e su questo concordiamo con lui) e dei "noti  PM" che minano la libertà individuale di tutti (cioè la sua).

La lotta alla magistratura entra dunque nel vivo. E credo che sarà l'ultimo atto di questa lunga storia italiana.

In quelle tre parole raccolte in modo sparso, "non-ho-mai", c'è la sintesi del "ventennio berlusconiano".

Non ha mai avuto rapporti con la mafia: se ne ha assunto un esponente ad Arcore (Vittorio Mangano), è stato ad insaputa non solo sua, ma anche dell'amico fraterno Marcello Dell'Utri, condannato in appello per concorso esterno in associazione mafiosa.

Non ha mai avuto rapporti con prostitute di alto bordo o giovani "in carriera" (le Papi girls): è solo che ama le donne, lavora tanto e qualche volta un qualche svago potrà pur prenderselo.

Non ha mai avuto rapporti coi comunisti. Eccetto con Putin. Se questo è accaduto è perché il presidente rosso (o russo, fa lo stesso) è un "dono del Signore" (e per qualche gasdotto in più...).

Non ha mai avuto rapporti con dittatori, perché lui è un liberale. Se è accaduto con Gheddafi, è perché questo rappresenta un vantaggio per tutti.

Non ha mai avuto rapporti con delinquenti o sovversivi. Se è accaduto con Licio Gelli  e gli è  toccato iscriversi alla P2 (tessera n° 1816), l'ha fatto per fare un favore ad un amico (Roberto Gervaso).

Non ha mai avuto rapporti con corruttori. Tanto meno con un "corruttore in atti giudiziari", tipo l'avvocato David Mills, al quale è stato staccato un assegno di 600.000 dollari per dichiarare il falso in due processi (la Cassazione ha riconosciuto colpevole Mills così come ha ritenuto certo che Berlusconi abbia corrotto Mills). Se è accaduto qualcosa, anche questo è stato a sua insaputa.

Non ha mai avuto rapporti con stati illiberali. Se è accaduto con la Cina comunista, difatti, è perché: "I governanti cinesi, come noi, sono fautori della politica del fare e preferiscono affrontare e risolvere problemi piuttosto che irrigidirsi su questioni di principio. Come noi preferiscono la politica dello sviluppo, dell'armonia e della sicurezza" e sanno "mettere sul tavolo il buonsenso e cercare l'accordo con tutti".

Last but not least, naturalmente, non ha mai avuto rapporti con minorenni. Tutto quello che c'è stato, cioè niente, è accaduto perché è tenero di cuore, un samaritano, un vero filantropo.

Caro Silvio, fattelo dire. Forse sarò un po' all'antica: ma a me tutti questi rapporti fanno venire un gran mal di testa.

E "consentimi": in quasi vent'anni, personalmente, non ho mai, mai creduto a quello che dici un solo giorno, un solo minuto della mia vita politica da cittadino.

Mi capirai, dunque, se non ti credo neanche ora, che leggo la paura nei tuoi occhi e la colpevolezza nei movimenti tremuli agli angoli della bocca del tuo viso dissimulatore.

Non ho mai creduto alle tue parole. Non comincerò ora.

Ora che, palesemente, nemmeno tu sai più cosa dire.


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