Che vuol dire tutto e il contrario di tutto in 25 parole.
E alla domanda su cosa farebbe se il PD scegliesse l'alleanza con l'UdC piuttosto che quella con Vendola e Di Pietro, Casini glissa.
Dire ai propri elettori, poco prima che cada il governo: noi non vogliamo che il governo cada, significa semplicemente cercare di intercettare un pezzetto di elettorato dal PdL in lenta decomposizione.
Così si spiega anche il chiudere/non chiudere le porte al PD, che in realtà Casini utilizza come pretesto per sottolineare la distanza da Vendola e da Di Pietro, solleticando una volta di più il proprio elettorato.
Nell'intervista di Casini, mancava solo un tassello per essere con il piede in tutte le staffe: il cenno alla possibilità ancora viva del terzo polo, il cosiddetto Polo della Nazione. Pierfurby non se la fa sfuggire e alla domanda di Cazzullo risponde che l'idea del terzo polo è in piedi: per ora "è un cartello elettorale", poi si vedrà...
Riassumendo: pro-governo, ma solo per le iniziative serie (meno male!); non col PD ma se scarica SEL e IDV se ne può parlare; e in ogni caso con FLI e API l'UDC costituisce un cartello e prima o poi ci sarà una proposta concreta!
A cosa porterà concretamente questo ammiccare a destra senza chiudere a sinistra, confermando la vicinanza ai finiani mentre si avvicinano le elezioni, è difficile prevederlo ora. Anche perché il momento è molto delicato e al tempo stesso confuso.
Una sola cosa è certa: ammiccare a Berlusconi non scontenta il Vaticano, anzi.
E anche questo Pierfurby Casini lo sa. Eccome se lo sa.
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