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Dopo l'ultima cena (con festino), lettera dei nuovi apostoli ai cattolici italiani |
Dopo l'intervento del Card. Bertone e, soprattutto, dopo
le parole del Papa di ieri, che hanno naturalmente fatto pensare ad un riferimento - più o meno implicito - al
Rubygate, qualcuno ha creduto di poter aggiungere qualcosa.
Dopo che la somma autorità in materia spirituale si era pronunciata, qualcuno ha ritenuto di poter chiarire meglio, di poter indicare la via in modo più efficace, di potersi ergere a guida pastorale più autorevole.
Chi ha osato tanto? Quali i volti e i nomi degli intrepidi, nuovi apostoli?! Alti prelati? Cardinali? Vescovi? Teologi?
No. Politici.
Dell'UdC, magari?
No. Del PdL.
Eccoli, volti e nomi.
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Maurizio Lupi |
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Gaetano Quagliariello |
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Roberto Formigoni |
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Raffaele Calabrò |
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Maurizio Sacconi |
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Eugenia Roccella |
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Mario Mauro |
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Alfredo Mantovano
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Maurizio Gasparri |
Il nucleo centrale della lettera?
Il richiamo alla vera morale e non al moralismo di questi giorni che, testuali parole, "nulla ha a che fare con quella imitatio Christi a cui la Chiesa ci invita".
Chiaro? Imitatio Christi, imitazione di Gesù.
Di cui il seguace più scrupoloso e puntuale appare, agli occhi di tutti, in questi giorni - inutile dirlo - il santissimo e reverendissimo Silvio Berlusconi.
Dico solo una cosa.
Se davvero Dio esiste, cari apostoli della nuova morale, io, fossi in voi, in vista del Giudizio Universale, un po', anche soltanto un po', comincerei a preoccuparmi.
Poi, sapete com'è, fate vobis.
I nuovi apostoli.