Oltre il 57% degli italiani è andato a votare.
Il 95% circa ha votato Sì.
- Gli italiani sono presenti. Vogliono partecipare. E lo stanno dimostrando con impegno crescente in questi ultimi mesi. Prima con le piazze gremite delle varie manifestazioni spontanee, poi con le elezioni amministrative, ora con il referendum. E' un segnale per molti versi nuovo, da non sottovalutare assolutamente. Una ripresa di entusiasmo forse inaspettata, su cui - parlo alle forze di opposizione - si può certamente puntare. Ma lavorando sodo, ben oltre quanto si sia fatto e si sta facendo.
- Gli italiani hanno le idee chiare: chiedono un futuro eco-compatibile (energie rinnovabili) e rifiutano la logica del profitto (in relazione ai quesiti dell'acqua).Vogliono un mondo migliore e più sicuro, per sé e per coloro che verranno. E hanno dato la percezione di voler essere considerati condomini della terra in cui vivono, non semplici inquilini: artefici del proprio destino, tradotto in altri termini. Che nessuno si azzardi, pertanto, ad architettare stratagemmi più o meno astuti - come è più volte avvenuto nel passato - per aggirare una volontà così chiaramente espressa. Anzi: si rompano tutti gli indugi e si avvii subito, ad esempio, senza esitazioni, un serio programma di attuazione di impianti basati sulle energie rinnovabili, con adeguati investimenti.
- Gli italiani, infine, hanno chiaramente escluso che esistano homines legibus soluti, uomini svincolati dalle leggi. E hanno votato ribadendo che la legge è uguale per tutti, e che ciò deve valere anche (e soprattutto?) - come spesso viene sostenuto da illuminati osservatori - per quanti hanno l'onere e l'onore di rappresentare e guidare la nazione per volere del popolo stesso.
[LB-Prof. Woland]
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