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Il logo del movimento dei sovrani |
[Dal Prof. Woland per la Città Invisibile]
Tempo fa avevo trattato, in un post, il tema della crisi della democrazia rappresentativa così come veniva esposta dalla sociologa Saskia Sassen. La tesi della studiosa era sinteticamente questa: in un mondo in cui il potere esecutivo prende sempre più forza a danno della democrazia rappresentativa (parlamento), diventa sempre più importante il ruolo dei cosiddetti esclusi: movimenti, gruppi sociali, la rete etc.
Assolutamente d'accordo con la Sassen, in quel post avevo dunque invitato i cittadini a non guardare con ostilità le forme di democrazia diretta rappresentate appunto dagli esclusi.
Per ironia della sorte. ecco però che vengono alla ribalta sulla scena del mondo esclusi che non sono a mano disarmata.
Negli Usa è nato e si va diffondendo il movimento dei sedicenti sovereign citizens (cittadini sovrani), un gruppo di circa 500 mila persone che semplicemente rifiutano lo stato: guidano senza patente, non pagano le tasse, fanno muovere la burocrazia a vuoto mediante una serie di azioni studiate a tal fine - il cosiddetto paper terrorism - diffondono libri e siti per insegnare a "fregare" lo stato.
La cosa però non finisce qui: purtroppo c'è stata un'escalation molto rapida che ha determinato azioni sempre più spregiudicate.
Molti sovrani si sono armati: le proteste sono culminate in pestaggi di poliziotti, omicidi e addirittura stragi.
Uno dei sovrani ha schiantato un aereo da turismo contro il ministero delle imposte nella città di Austin, in Texas, provocando un morto.
Significativa la dichiarazione della figlia: "Non condivido il gesto ma almeno così lo staranno a sentire".
Naturalmente l'uomo - non ne faccio di proposito il nome - è già una leggenda: simbolo di tutti gli antigovernativi d'America che chiedono d'essere liberati dalla schiavitù di Washington*.
L'FBI ha paragonato il movimento a Al Quaeda.
Come chiosa Riccardo Romani in un bell'articolo su D di Repubblica (18 giugno), in questo momento negli USA "Il terrorista con la provenienza più esotica è nato nel Tennessee".
Ecco perché è assolutamente necessario che scuola e famiglia siano al primo posto nell'attenzione dei governi: solo la "cultura" può fare in modo che le forme di partecipazione e anche di legittima protesta non sfocino nel far west.
Alziamo la guardia: ciò che accade negli USA può accadere anche in Europa.
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* Nel logo è raffigurato un teschio all'interno del quale si legge "You are schwag".
L'aggettivo schwag è usato nello slang per indicare la cannabis di scarsa qualità. Per estensione poi indica qualsiasi cosa di qualità scadente.
Se gli esclusi diventano terroristi.