Benvenuti nella città invisibile, ma non silente!

La città invisibile è una contraddizione in termini. Se una città esiste, con le sue case, le strade, i lampioni, gli abitanti, come può essere invisibile?! La città invisibile però c’è: è dentro ognuno di noi. Le fondamenta delle sue case sono quello che abbiamo costruito fino ad oggi, le nostre esperienze passate, gli avvenimenti della nostra vita. I mattoni delle case sono i nostri sogni, le aspettative, le speranze, tutto ciò che vorremmo fosse, domani, presto o tardi che sia. Le vie della città invisibile sono i nostri pensieri, che si ramificano innervandosi e collegano case, ponti, quartieri, costituendo una fitta rete di scambi e connessioni. La città invisibile è lo spazio vivo in cui ognuno si sente quello che è, ed è libero di esprimersi, di sognare, di dire “no”, persino di creare mondi diversi, realtà parallele: con la speranza che quel tesoro invisibile custodito dentro ognuno di noi possa rappresentare la fiaccola del cambiamento e si riesca a passarne, tutti insieme, il testimone. La via per riuscirci, a mio parere, è quella indicata da Italo Calvino: “cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare e dargli spazio".

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mercoledì 22 settembre 2010

Dopo Santoro e la direttiva Masi: spot bloccato per la Dandini. E la Camera sta con Cosentino.

Serena Dandini: stoppato lo spot con Minzolini-Paiella: l'assalto continua.

Dopo Santoro, tocca a Serena Dandini.

Uno degli spot promozionali della trasmissione Parla con me, che riprenderà il 28 settembre prossimo, è stato imbavagliato.

Silenzio, siamo alla Rai.
Il motivo? Conteneva uno spezzone con l’imitazione di Minzolini fatta da Max Paiella.

Il disegno è sempre più lampante. Fare guerriglia contro tutti i programmi considerati “scomodi” perché non allineati al Governo.

E soprattutto: chiudere la bocca con ogni mezzo ritenuto lecito (sottolineo ritenuto) a tutte le voci fuori dal coro.


Nel giorno in cui la Camera nega l’utilizzo delle intercettazioni telefoniche nei confronti di Nicola Cosentino accusato (solo) di concorso esterno in associazione a delinquere di stampo mafioso (pausa di riflessione…), in questo giorno infausto, il Presidente della Rai Paolo Garimberti concorda con la sospensione dello spot della Dandini, giudicato inopportuno perché all’interno dell’azienda Rai “bisogna fare gioco di squadra”.

Nel frattempo, il maggiore partito dell'opposizione, il PD, che fa? Insorge? Parla di assalto all’informazione? Grida al regime per il duplice assalto Rai alla coppia Santoro-Dandini?


Macché. Il PD è impegnatissimo nel "guardarsi dentro" (perché, c'è rimasto qualcosa a forza di cannonate?). Incontro Bersani-Veltroni nel pomeriggio. Risolto tutto? No: è gelo (fonte Adnkronos).

E in questa desolante giornata per la democrazia italiana, vuole aggiungere la ciliegina sulla torta (quando c'è da spartire torte è sempre in prima linea) il buon Cicchitto, che dichiara: "è incredibile che ad Annozero possa parlare, senza contraddittorio, dai 5 ai 7 minuti Marco Travaglio. Dedichiamo questo rilievo a coloro i quali presentano mozioni alla Camera sulla presunta mancanza di pluralismo di alcuni telegiornali".

Onorevole, ma si rende conto di quello che dice? Travaglio intanto è un giornalista opinionista, non un politico: da quando i giornalisti devono avere un contraddittorio?! Parlando di giornalisti, poi, Minzolini ad esempio, che contraddittorio ha quando fa i suoi editoriali??!!

Lei invece è un politico; eppure quante volte la intervistano senza contraddittorio riportando le sue affermazioni senza nessuna replica?

Sia buono, si metta d’accordo con se stesso: se Travaglio deve avere un contraddittorio, la prossima intervista che lei rilascerà, la vogliamo organizzata accanto, che so, a Beppe Grillo, o a Di Pietro, o magari a Travaglio stesso. Così anche lei, che è un politico, parlerà avendo un contraddittorio, come lei ritiene giusto.

Ora che ci penso: ma secondo lei, ogni mio post a sfondo politico dovrebbe avere un contraddittorio?

Perché se è così, io sono qui, dall’altra parte del cavo. E l'aspetto.

P.S. Se l'avete persa, date un'occhiata a questa versione di Sex Bomb di Minzolini-Paiella (sempre per la serie: ridiamo per non piangere e continuiamo a lottare per la libertà d'espressione).



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