Benvenuti nella città invisibile, ma non silente!

La città invisibile è una contraddizione in termini. Se una città esiste, con le sue case, le strade, i lampioni, gli abitanti, come può essere invisibile?! La città invisibile però c’è: è dentro ognuno di noi. Le fondamenta delle sue case sono quello che abbiamo costruito fino ad oggi, le nostre esperienze passate, gli avvenimenti della nostra vita. I mattoni delle case sono i nostri sogni, le aspettative, le speranze, tutto ciò che vorremmo fosse, domani, presto o tardi che sia. Le vie della città invisibile sono i nostri pensieri, che si ramificano innervandosi e collegano case, ponti, quartieri, costituendo una fitta rete di scambi e connessioni. La città invisibile è lo spazio vivo in cui ognuno si sente quello che è, ed è libero di esprimersi, di sognare, di dire “no”, persino di creare mondi diversi, realtà parallele: con la speranza che quel tesoro invisibile custodito dentro ognuno di noi possa rappresentare la fiaccola del cambiamento e si riesca a passarne, tutti insieme, il testimone. La via per riuscirci, a mio parere, è quella indicata da Italo Calvino: “cercare e saper riconoscere chi e cosa, in mezzo all'inferno, non è inferno, e farlo durare e dargli spazio".

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sabato 16 ottobre 2010

Santoro, l'arbitrato e l'appello per Annozero: a chi scrivere.



Giovedì scorso Santoro aveva preannunciato che avrebbe fatto sapere come sostenere la trasmissione Annozero dopo il diktat di Masi.

Ebbene dal sito della trasmissione, ieri, si apprendono le modalità della partecipazione all'appello.

E' sufficiente scrivere un'email (sottoscritta da più firme possibile) ad entrambi questi due indirizzi:




1) annozerodevecontinuare@yahoo.it
2) segreteriapresidenza@rai.it


Ecco il testo suggerito:
"Gentile presidente Paolo Garimberti, i sottoscritti abbonati Rai chiedono di non essere puniti al posto di Santoro e che Annozero continui ad andare in onda regolarmente"

Nel frattempo, non so se l'avete notato, si deve registrare che il buon Masi ha puntualizzato un concetto importante (che pare quasi una sorta di passo indietro). 

Alla trasmissione Ultima Parola di ieri sera, difatti, intervistato dal conduttore Paragone, ha dichiarato: "lo stop vale per Santoro, non per la trasmissione".

Anche se, alla scontata domanda successiva di Paragone, che suonava "dunque Annozero andrà in onda?", Masi ha risposto un laconico ed incomprensibile "questo lo vedremo".

Restiamo in attesa.

E nel frattempo: scrivete, mi raccomando.

[Sullo stesso tema ho scritto: (1) Lettera aperta al Direttore Generale della Rai, Mauro Masi.
(2) Santoro: stop di 10 giorni da Masi per Annozero. E' bossing?;
(3) Santoro, Annozero e i 5 punti di Masi: il giornalismo purgato.
(4) Masi, Santoro, Travaglio e il futuro dell'informazione: tutti pazzi per il contraddittorio?]
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1 commenti:

Anonimo ha detto...

evidentemente il povero Masi era in difficoltà. Forse la risposta davvero non la sapeva. Il suo "vedremo" è da prendersi nel senso letterale: vedremo cosa mi dicono. Che ci sia un altro cerchio sovrastrutturale?
Max

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